L’AQUILA – L’Assessore Comune dell’Aquila e Responsabile Nazionale PD per la Ricostruzione,Stefania Pezzopane in un comunicato ha dichiarato:
cogliamo l’attimo, ci sono tutte le condizioni per ripartire. La nomina di un Ministro che ci segue; un tavolo romano vero; l’approvazione da parte della Giunta del Piano di Ricostruzione che cancella ogni alibi all’azione di deterrenza del commisario; l’evidente fallimento dell’impostazione della Governance .
Ricompattiamo il territorio: via Fontana, via anche il Commissario Chiodi.
E’ ora che cali il sipario sul finto dramma messo in scena dal capo della Stm che intanto convoca i sindaci del cratere per dopodomani, giusto per ordinaria amministrazione. Non ci crede più nessuno a bugie così grossolane. Per riacquistare un minimo di credibilità, farebbero bene a rimettere tutto nelle mani del Governo, dal momento che, sia Chiodi che Fontana, hanno apprezzato moltissimo la nomina di Barca a Ministro per L’Aquila.
Anche il presidente- commissario deve entrare nell’ordine di idee che non può ricoprire entrambe le cariche.
Ora dobbiamo viaggiare uniti: Comuni, Provincia e Regione. Abbiamo bisogno, così come emerso anche dall’incontro convocato l’altro ieri dal Sindaco Cialente tra enti locali, deputati del territorio, associazioni di categoria, di accantonare le partitocrazie e viaggiare sul binario della concertazione, della condivisione, così come emerso anche dall’incontro di ieri a Rocca di Mezzo con Letta.
Quando ho guidato la Provincia dell’Aquila, come Presidente, una delle priorità del mio mandato è stata quella di creare un’identità unitaria, tra i diversi territori. Il Parlamento dei Sindaci ne ha rappresentato uno degli aspetti più concreti e tangibili, anche dopo il terremoto; è un vero peccato che quell’esperienza sia stata cancellata, a tutto vantaggio dei giochetti di chi ha voluto dividere il Comune dell’Aquila dal resto del territorio.
Solo presentandoci al Governo come un fronte unico e compatto, potremo ottenere ascolto e, di conseguenza, risultati.E’ il momento della responsabilità; chi non lo capisce, si faccia da parte.