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L’Aquila, proiezione del film “Senza arte né parte”

da Redazione

il-regista-giovanni-albanese-sul-set-del-film-senza-arte-ne-parteVenerdì prossimo all’Auditorium del Parco il regista Giovanni Albanese dialogherà con gli studenti su arte e cultura. L’evento rientra nell’ambito della mostra “The Making Of L’Aquila”, in corso a Palazzo Fibbioni

L’AQUILA – A L’Aquila, a Palazzo Fibbioni, è in corso la mostra The Making of. L’Aquila che presenta le opere di alcuni prestigiosi artisti italiani e i video che ne documentano la realizzazione. La mostra prende spunto dalla trasmissione televisiva Art News prodotta da Rai Educational e trasmessa per otto edizioni su Rai Tre e su Rai Storia.

La presenza di video esplicativi, la possibilità di accedere alle opere di Mimmo Paladino, Carla Accardi, Arnaldo Pomodoro, Elliott Erwitt e Gianni Berengo Gardin (solo per citare alcuni degli artisti presenti), la varietà di tecniche e linguaggi utilizzati: dalla installazione sonora di Licia Galizia e Michelangelo Lupone, alle incisioni di Andrea Lelario, alla scultura di Stefano Piali, alla pennellata post futurista di Ugo Nespolo; l’omaggio reso ai pittori abruzzesi Marcello Mariani e Luciano De Liberato, fanno della mostra un’occasione didattica unica, particolarmente mirata alla fruizione di giovani e studenti. Lo stesso allestimento, di forte impatto emotivo, ne sottolinea il carattere dinamico e il legame con il territorio che le nuove generazioni sapranno cogliere certamente.

Allo scopo di favorire la partecipazione dei giovani, saranno organizzati per le scuole alcuni eventi specifici, il primo dei quali si svolgerà venerdì 9 ottobre all’Auditorium del Parco, con inizio alle 9.30, dove sarà proiettato il film “Senza arte né parte” del regista Giovanni Albanese, autore anche dell’opera “Bolide” esposta a Palazzo Fibbioni.

Il film, interpretato tra gli altri da Vincenzo Salemme, Giuseppe Battiston e Donatella Finocchiaro, solleva in maniera leggera e divertente il problema della comprensione dell’arte contemporanea.

A discutere del tema ci saranno il regista Giovanni Albanese, i curatori della mostra The Making of L’Aquila, Maria Paola Orlandini e Raffaele Simongini, insegnanti e studenti, e Betty Leone, assessore alla Cultura del Comune di L’Aquila.

Il secondo evento si svolgerà, sempre all’Auditorium del Parco, la mattina del 23 ottobre. Al termine della visione del docufilm “Suite per Palma”, per la regia di Christian Angeli, si discuterà del museo di arte contemporanea oggi: funzioni e desideri.

The Making of. L’Aquila

presenta

Auditorium del Parco

9 ottobre 2015

Proiezione del film “Senza arte né parte” di Giovanni Albanese

con Vincenzo Salemme, Giuseppe Battiston, Donatella Finocchiaro, Italia 2011,

durata: 90 minuti

Commedia agrodolce sul ruolo dell’arte al tempo della crisi. Tre operai, rimasti senza lavoro, persuasi molto presto dai ‘tagli’ di Fontana e dai cavalli vivi in salotto di Kounellis che per essere artisti non è più indispensabile saper fare qualcosa, trasformano la propria vita in arte, quella di arrangiarsi.

Programma

Ore 9.30 proiezione del trailer della mostra The Making of L’Aquila (7 minuti)

Ore 9.40 breve introduzione al film di Maria Paola Orlandini

Ore 9.50 proiezione del film “Senza arte né parte” (90 minuti)

Ore 11.20/11.30 pausa di 10 minuti

Ore 11.40 “Prof: ma che significa?”. L’arte di insegnare l’arte”

con Giovanni Albanese, artista e regista; Raffaele Simongini e Maria Paola Orlandini, curatori della mostra The Making of L’Aquila; e con la partecipazione di insegnanti e studenti e Betty Leone, assessore alla Cultura di L’Aquila.

Giovanni Albanese è nato a Bari nel 1955. Vive e lavora a Roma. Verso la fine degli anni Ottanta Giovanni Albanese abbandona la pittura, cui si era dedicato ancora adolescente, per sperimentare nuovi linguaggi espressivi. A Roma, nello studio situato nel quartiere storico di San Lorenzo, nei gradi locali precedentemente occupati da un’officina meccanica, avvia una ricerca contraddistinta da una vena ludica, “ri-creativa” e immaginifica il cui fine ultimo sono la sorpresa, lo spettacolo, l’emozione. Inizia ad accumulare oggetti selezionati e raccolti presso officine, sfasciacarrozze e mercatini dell’usato; rottami, motori elettrici, vecchi elettrodomestici, oggetti consumati dal tempo, tecnologie minime e obsolete vengono assemblati, trasformati. A ispirare e stimolare l’attività creativa di Albanese vi sono senz’altro l’amore per il paradosso (Ipersedia, 1989, realizzata con molle metalliche e tappezzata di uova, raccomandata agli ipertesi), l’ironia irriverente (Melanina e Anti Melanina, 1994, una serie limitata di finti rimedi farmaceutici per cambiare il colore della pelle) e la denuncia graffiante (Antimilitaristi, 1990; Dio della Fame), ma anche una grande sensibilità poetica (Macchina per ascoltare il Vento, installazione realizzata a Gibellina, 1992). Verso la metà degli anni Novanta, realizza i primi oggetti “fiammeggianti” costituiti da centinaia di lampadine a fiamma che simulano la luce delle candele votive ; dagli oggetti di mobilio (sedie, tavoli, scale, etc.) sino alla suggestiva installazione Sinfonia, un pianoforte a coda difronte al quale sostano cento estintori rosso “fiammante”, realizzata in occasione della sua personale al MACRO di Roma nel 2001. Nel 2002 vince il Premio Pino Pascali istituito nel 1969 e presto divenuto punto di riferimento per l’arte contemporanea italiana nell’ambito delle ricerche d’avanguardia e della sperimentazione di nuovi linguaggi. Con l’entusiasmo e la versatilità che lo caratterizzano Albanese realizza installazioni sceniche per il cinema (Giovanni Veronesi, “Silenzio si nasce”, 1995), il teatro (Antonio Albanese e Michele Serra, “Giù al Nord”, 1997) e la televisione (Susy Blady e Patrizio Roversi, “Condominio mediterraneo”, Format-Raidue). Nel 2001 firma la regia di AAA Achille (premiato al Giffoni Film Festival) e nel 2006 per La Notte Bianca di Roma, cura la regia dello spettacolo multimediale “La notte dei Sogni”, realizzato a Palazzo Barberini. Ad agosto 2015, si è conclusa una sua mostra da Pio Monti, a Roma, presentata da Gianluca Marziani: ventidue tartarughe – che hanno idealmente dialogato con quelle della vicina fontana barocca – rimodulate con inserti luminosi e tecnologici coinvolgenti. Il 10 ottobre inaugura alle Scuderie Aldobrandini di Frascati la sua opera per la mostra L’albero della cuccagna, curata da Achille Bonito Oliva.

 

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