“Una vecchia tenda da campeggio montata sotto il ponte, sulla sponda del fiume lato nord, e, accanto, cartoni vecchi con cui proteggersi dal freddo della notte”. La denuncia arriva da Armando Foschi
PESCARA – “Una vecchia tenda da campeggio montata sotto il ponte, sulla sponda del fiume lato nord, e, accanto, cartoni vecchi con cui proteggersi dal freddo della notte e qualche straccio gettato a terra. È questo lo spettacolo scoperto sul lungofiume di Pescara, sotto uno dei piloni del ponte di ferro, a due passi dal Palazzo comunale del sindaco Alessandrini e dal cantiere del Ponte Nuovo, una scena indecorosa, offensiva per la dignità umana di chi vive dentro quella tenda, in una condizione di evidente e costante pericolo, e vergognosa per un’amministrazione comunale che si professa vicina ai cittadini. Al sindaco Alessandrini l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede di smantellare subito quell’accampamento, ma soprattutto di identificare chi vive in quel luogo insalubre”. La denuncia arriva da Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’.
“Nelle scorse settimane – ha ricordato Foschi – abbiamo assistito ai presunti blitz organizzati dal sindaco Alessandrini per eliminare i rifugi dei disperati. Blitz che, evidentemente, hanno fallito il bersaglio se, nel frattempo, un senzatetto è deceduto in un alloggio occupato abusivamente tra via Gran Sasso e via Maiella, ucciso dal freddo vista l’assenza di imposte e finestre, mentre appena lunedì scorso è stato appiccato un incendio all’interno dell’ex scuola media di via Saffi, accanto al Conservatorio musicale ‘d’Annunzio’, un edificio in condizioni di totale abbandono e ogni notte occupato, anche in quel caso, da senzatetto e disperati, i quali, per fronteggiare il freddo della notte, avranno dato fuoco alle sterpaglie, perdendo poi il controllo delle fiamme.
Ma evidentemente tali situazioni di disperazione sfuggono all’attenzione dell’assente sindaco Alessandrini, che ignora ciò che accade sul suo territorio. E così accade che altri probabili senzatetto abbiamo allestito un vero accampamento proprio a due passi dalle finestre del suo ufficio e appunto il primo cittadino non se ne sia neanche accorto. Basta percorrere la pista ciclabile aderente la sponda nord per accorgersi che sotto i piloni del ponte di ferro, c’è montata una vecchia tenda da campeggio, logora, con tanto di tendina d’ingresso. Accanto al rifugio improvvisato, proprio sulla sponda del fiume, lasciati a terra, alcuni cartoni, evidentemente usati per ripararsi dalle intemperie notturne, qualche bottiglia vuota, un mare di rifiuti e pochi stracci. Non osiamo pensare cosa potrebbe accadere se, all’improvviso, di notte, dovesse alzarsi il livello del fiume, che, in un batter d’occhi, travolgerebbe la tenda con tutto il suo contenuto. Come potrebbe il sindaco Alessandrini parlare poi di tragedia imprevedibile e inaspettata: quell’accampamento è sotto gli occhi di tutti, ma evidentemente a Palazzo di città oggi c’è chi gioca alle ‘tre scimmiette’, non vede, non sente e non parla. Oggi denunciamo pubblicamente la presenza di quell’accampamento che va smantellato per il decoro della città – ha aggiunto Foschi -, ma soprattutto per la tutela delle vite umane che vi abitano e dormono, per le quali chiediamo che il Comune di Pescara attivi ogni forma di tutela e supporto, garantendo loro un tetto sotto cui dormire, e attingendo al dormitorio della Caritas o a qualunque altra soluzione”.