Alla luce dei recenti eventi calamitosi, sottolinea l’importanza e il recupero dell’Ospedale S. Massimo di Penne nonché la necessità di rivedere la modalità di erogazione del trasporto pubblico extraurbano
PESCARA – L’Associazione Vestina nostra, dopo i gravi eventi verificatisi, ritiene doveroso accendere i riflettori su un’area che da troppo tempo riceve scarsa attenzione.
Si legge nel comunicato:
I gravi fatti di Rigopiano, i numerosi danni riportati a seguito del combinato sisma/eventi meteorologici, richiedono progettualità in grado di guardare all’effettivo rilancio dei paesi della Vestina e non solo, esclusivamente, interventi tampone in attesa della prossima emergenza.
Ospedale Penne
Quanto accaduto deve far riflettere, ai vari livelli di governo, sull’importanza e il recupero dell’Ospedale S. Massimo che si rivela indispensabile per i residenti delle aree interne per interventi di primo soccorso e per la rianimazione, considerata in passato un’eccellenza del nosocomio pennese. Non è pensabile, soprattutto in considerazione di una viabilità fortemente compromessa, fare affidamento esclusivamente sull’Ospedale di Pescara, troppo lontano da raggiungere in caso di eventi meteorologici avversi.
Come Associazione saranno messe in campo progettualità concrete riguardanti in particolare il dissesto idrogeologico, agricoltura e insediamenti produttivi e interventi indispensabili inerenti la viabilità interna. Questi temi appaiono imprescindibili per paesi come quelli ricompresi nell’Area Vestina interessati da un preoccupante spopolamento sia in termini di residenti sia di attività imprenditoriali e commerciali.
Trasporto pubblico extraurbano
Troppe difficoltà per chi con coraggio ogni mattina alza la serranda del proprio negozio per non abbandonare il proprio territorio. Troppe difficoltà per quei genitori che iscrivono i propri figli a scuola senza la sicurezza degli Edifici che li accolgono. Sulla questione scuole, rispetto agli Istituti di istruzione superiore secondaria presenti a Penne, che rappresentano una immensa risorsa per l’Area, va necessariamente ripensata anche la modalità di erogazione del trasporto pubblico extraurbano dato che gli orari, ancora parametrati su criteri obsoleti in cui non erano previsti rientri pomeridiani, con la previsione di una sola corsa di collegamento con i paesi delle aree più interne, rappresentano un dato oggettivamente disincentivante rispetto alle iscrizioni.
Dato inaccettabile nel 2017 e che spinge sempre più le famiglie ad optare per Istituti Superiore siti nell’area costiera.
L’Associazione Vestina Nostra accoglie le misure immediate riconosciute da Governo e Regione ma si impegna, con forza, a realizzare di concerto con gli Enti a vario titolo coinvolti, una programmazione mirata al rilancio di un’area che non può più permettersi di aspettare.