Del Vecchio: “Non è possibile ad oggi stabilizzare in altro modo le posizioni simili”
PESCARA – Nella mattinata di ieri una folta delegazione di lavoratori interinali della Spa Attiva che protestavano davanti a Palazzo di Città, sono stati ricevuti dal vicesindaco Enzo Del Vecchio in Sala Giunta per conto dell’Amministrazione. A tutti il vice sindaco ha espresso amarezza per gli esiti della selezione del concorso indetto dalla partecipata per reperire personale, ribadendo che la via dell’evidenza pubblica era l’unica consentita dalla legge per sanare la posizione in cui si sono trovati nel corso degli anni.
“Cercheremo un modo per fare sentire la nostra vicinanza – ribadisce Enzo Del Vecchio – Purtroppo non c’è la possibilità di interrompere la procedura concorsuale di cui aspettiamo gli esiti, come i lavoratori chiedono, né di procedere ad una stabilizzazione degli interinali, perché la legge non lo consente se non attraverso la via scelta dalla società proprio per cercare di risolvere il numero maggiore di situazioni. L’Amministrazione riconosce il valore del lavoro da essi svolto dentro Attiva e per la città in questi anni e conferma la considerazione avuta e quella che avrà nel guardare alla loro posizione partendo però dal presupposto che nessuna ingerenza può essere esercitata nei confronti della società circa le procedure scelte e in via di definizione. È comunque in corso da parte dell’Amministrazione un’attività di verifica anche all’interno del bilancio comunale del contratto di servizio in vigore con Attiva, questo al fine di determinare le migliori condizioni per la gestione della filiera ambientale della città che va dalla raccolta della spazzatura, al conferimento anche con riguardo alla struttura organizzativa per potervi fare fronte. Ho anche fatto presente che è stata attivata un’interlocuzione con i parlamentari pescaresi per una disanima complessiva proprio delle norme e delle procedure di stabilizzazione per il personale con contratto a tempo determinato e a favore dell’ente locale, questo al fine di trovare una strada che consenta l’utilizzo e la tutela di questo personale già formato”.