L’AQUILA – Nasce la nuova parcella di pagamento dei lavori post-sisma 2009 per le prestazioni professionali degli architetti. Il format, predisposto dall’Ordine degli architetti della provincia dell’Aquila, condiviso e recepito da tutti gli enti interessati, tra cui gli Uffici della ricostruzione e i comuni del cratere, annovera voci aggiuntive, finora non contemplate, che riguardano in particolare il restauro conservativo dei monumenti, i beni vincolati e alcune maggiorazioni inerenti la sicurezza.
A comunicare l’entrata in vigore del nuovo modello di pagamento è il presidente dell’Ordine degli architetti della provincia dell’Aquila, Edoardo Compagnone: “Dopo il sisma del 2009 gli Ordini professionali hanno stipulato una convenzione con Usra, Usrc e Comuni, che stabiliva le modalità di pagamento delle parcelle dei professionisti che lavorano alla ricostruzione”, spiega Compagnone, “tale convenzione prevedeva un format, in allegato, predisposto dall’Ordine degli ingegneri che lasciava fuori dal calcolo professionale alcune voci di pagamento specifiche per gli architetti, con particolare riferimento al restauro conservativo dei monumenti e dei palazzi vincolati. Un cambiamento fortemente voluto dal nuovo consiglio dell’Ordine, che si è battuto perché venissero riconosciuti adeguati compensi, in base alla legislazione nazionale vigente”.
Il tariffario delle prestazioni relative al sisma 2009 riguarda 866 iscritti in provincia dell’Aquila, ma verrà applicato anche agli architetti provenienti da altre regioni, che operano nella ricostruzione. Il nuovo format, in formato excel per il calcolo delle parcelle, reperibile on line sul sito dell’Ordine degli architetti, prevede un calcolo dei compensi “secondo il protocollo d’intesa del 21 luglio 2009 siglato dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, dai Consigli Nazionali, dalle Federazioni Regionali d’Abruzzo e dagli Ordini e Collegi Professionali d’Abruzzo, con un aggiornamento dello schema di convenzione sottoscritto dall’Usra il 12 novembre 2013 e dall’Usrc, il 12 novembre 2013”.
“Il cambiamento delle modalità di pagamento delle parcelle”, conclude Compagnone, “va anche nella direzione di uno snellimento delle procedure, oltre che dell’applicazione degli adeguati compensi relativi alle prestazioni professionali degli architetti”.