PESCARA – Si infiamma la polemica sui lavori di via Regina Margherita a Pescara e il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri ,che li ha già contestati ieri, interviene di nuovo puntando il dito anche sulla trasparenza del progetto.Richiede infatti di vedere le carte e ribadisce la inutilità di una pista ciclabile in una strada stretta, caratterizzata da un flusso di traffico intenso e lento ,soffocata da gas inquinanti e che finirà per ridursi a un imbuto, in cui le auto si bloccheranno in colonna tutti i giorni.Da Forza Italia vengono richiesti il blocco delle opere che non riguardano il ripristino delle condizioni di sicurezza e chiarezza anche sull’annunciata realizzazione della pista ciclabile su via Leopoldo Muzii. In caso contrario si ricorrerà alla mobilitazione di cittadini e residenti per bloccare materialmente le ruspe.
“Zero trasparenza, zero condivisione con il territorio, zero partecipazione – ha commentato il Capogruppo Sospiri -. Dopo due anni di totale immobilismo, di assenza di progettualità, la giunta Alessandrini confeziona la prima idea che le salta in mente, frutto, evidentemente, delle profonde riflessioni dei tre consulenti al traffico profumatamente pagati con i soldi dei pescaresi, e sbaglia la mira. Vuole proporsi come ‘l’amministrazione ambientalista’, dopo aver riaperto al traffico corso Vittorio Emanuele, via Regina Margherita, dopo aver causato l’impennata dei valori di Pm10 e benzene e, come prevedibile, prepara l’ennesimo bidone per la città. Impossibile non sottolineare la contraddizione su via Regina Margherita, una strada che il centro-destra aveva sostanzialmente ridotto a un traffico prettamente residenziale, con tre chiusure totali alle auto a settimana, il giovedì, il sabato e la domenica. Provvedimento, quest’ultimo, che il sindaco Alessandrini ha semplicemente cancellato, opponendosi anche in giudizio contro il ricorso al Tar presentato dal Comitato dei cittadini per chiedere la revoca di tutte le insensate ordinanze adottate sino a oggi che hanno trasformato di nuovo in una camera a gas la strada. Ora il sindaco Alessandrini tenta un’operazione di facciata che invece congestionerà ulteriormente il traffico intenso sulla strada: con il pretesto di fare un’opera necessaria, ovvero il rifacimento dell’asfalto in un asse disastrato, s’inventa una bella pista ciclabile, con un improponibile doppio senso di marcia, sul lato mare dell’asse, troppo stretto, sistemando dei birilli per delimitare, a suo dire, gli spazi riservati alle due ruote e quelli per le auto, che dovranno d’ora in avanti camminare in rigorosa fila indiana. Facile immaginare che via Regina Margherita si trasformerà in un lungo imbuto, con le auto incolonnate che renderanno l’aria irrespirabile, specie al mattino, all’orario di ingresso e di uscita dalla scuola media ‘Mazzini’ esistente proprio in via Margherita, e, la prima immaginabile e
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