È stato presentato in un convegno dall’alto tenore utilitaristico, il nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Abruzzo. A fare gli onori di casa, il sindaco del Comune marsicano, Francesco Ciciotti
CAPISTRELLO (AQ) – Finanziamenti a fondo perduto per mettere in moto le idee. Nel pomeriggio di sabato 12 marzo, in una Sala Ottaviani assai gremita di persone, si sono ritrovati in una sola voce, il sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti, il Presidente della Commissione Bilancio della Regione Abruzzo, l’avvocato Maurizio Di Nicola e il rappresentante di Coldiretti Abruzzo, Fabio Di Pietro, che hanno calligrafato nero su bianco le nuove linee guida e tutte le novità relative al mondo del lavoro ossigenato dal nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Uno strumento, quest’ultimo, che premia la progettualità e la sana voglia di fare giovanile. Non solo agricoltura, però, nelle trame del nuovo PSR, ma anche imprenditoria lungimirante e progetti a sfondo sociale ‘accendi occupazione’.
«Si tratta di un PSR innovativo – ha esordito il primo cittadino all’apertura dei lavori del tavolo tecnico esplicativo – che dà la possibilità ai giovani di un’età inferiore ai 40 anni, di ricevere fondi europei e di costruire, attraverso questo finanziamento, realtà nuove che non siano legate esclusivamente ad un concetto tradizionale di agricoltura, ma anche all’universo del turismo e al recupero di vecchi ruderi territoriali e a molto altro».
«I giovani, – ha continuato Ciciotti – grazie al nuovo PSR, potranno porre sul pavimento della progettualità, i primi mattoncini di aziende agricole o di cooperative funzionanti nella società. Noi amministratori – ha affermato – abbiamo il sacrosanto diritto e l’imperativo dovere di informare i nostri concittadini sulla metodologia più veloce da adottare per affrontare in modo preparato e responsabile le azioni che si intendono perseguire ed intraprendere sul territorio».
Per Coldiretti, invece, Di Pietro ha posto sul piatto della bilancia tutte le ancore di salvezza portate dal nuovo Programma di Sviluppo Rurale. «La parola chiave è ‘rurale’, un attributo, questo, inteso nel suo senso più ampio di ventaglio di significati come ‘bosco’, ‘paesaggio’, ‘agricoltura’ e ‘agroalimentare’. Fare agricoltura significa, oggi, effettuare un lancio di idee che racchiudono, in esse stesse, due concetti fondamentali, quali l’innovazione e la multifunzionalità».
Il consigliere regionale Di Nicola, invece, ha posto, dal canto suo, l’accento sul fatto che «in merito al nuovo PSR, non dovrà esserci, alla fine, una rincorsa cieca del denaro, ma una progettualità oculata e mirata a monte. L’agricoltura non deve avere le sembianze di una monade, ossia di un’entità disconnessa dal resto, ma deve fungere da apripista anche per gli altri settori economici e societari».
In platea, anche i sindaci di Civitella Roveto, Castellafiume, Canistro, Aielli, Pescina, e il neoassessore all’agricoltura del Comune di Avezzano, Alessandra Cerone. «Vogliamo tentare – ha concluso il sindaco – di portare avanti, a Capistrello, una cultura diversa rispetto a quella passata, che ha praticamente monopolizzato, in tutti questi anni, l’impresa: il futuro dei giovani non si può esplicare solo ed esclusivamente nei territori dei cantieri. Vorrei che tutti i miei concittadini appena affacciatisi al mondo del lavoro, si domandassero in maniera critica ‘cosa voglio fare da grande?’ Il nuovo Programma di Sviluppo Rurale dona un ventaglio di risposte a chi è ancora in cerca di un faro guida da inseguire e perseguire».