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Le ceramiche di Esmeralda Campi per il parrozzo D’Amico e per i liquori Barattucci

da Redazione

Piatti - CopiaRiportiamo un intervento, frutto di ricerca e studio, del Prof. Vito Giovannelli

La ceramista Esmeralda Campi, faentina di origine, dopo i suoi trascorsi artigianali ascolani, dove conobbe il ceramista abruzzese Emilio Polci, si stabilì definitivamente a Pescara. Qui svolse mansioni di decoratrice nel laboratorio dell’amico Polci dove si producevano, soprattutto, piatti e bottiglie destinati alla confezione dei prodotti dolciari pescaresi e dei raffinati liquori abruzzesi. I piatti erano elaborati per il parrozzo della ditta Luigi D’Amico di Pescara mentre le bottiglie erano destinate a contenere, soprattutto, il liquore corfinio e l’amaro majella della ditta Giulio Barattucci, di Chieti. Le decorazioni dei piatti per il parrozzo erano dell’incisore Armando Cermignani.

La morfologia delle bottiglie per i liquori era stata disegnata da Francesco Paolo Michetti. Nella bottega Polci-Campi ubicata a Pescara in via Conte di Ruvo, la decorazione dei piatti veniva curata da Esmeralda Campi, quella delle bottiglie da Giuseppe Di Prinzio. Dopo alcuni anni, ma non ho rintracciato la data, la decorazione dei piatti per il parrozzo ideata da Armando Cermignani ebbe una sostanziale svolta produttiva. I decori di Cermignani furono sostituiti da uno circoscritto scorcio della pineta dannunziana recante in primo piano sei pini e sullo sfondo il mare Adriatico solcato da due paranze. Della decorazione di Armando Cermignani, destinata al parrozzo, ho recuperato un piatto grande e quattro piccoli . Dello scorcio della pineta, invece, ho rintracciato sei piatti piccoli formato frutta. Si tratta di lacerti di un vasellame abruzzese autenticamente popolare, rivelatosi valido concorrente della dilagante terraglia inglese. Insomma, Pescara, più di Castelli e Rapino, ha fatto veramente concorrenza all’Inghilterra.

Ringraziamo vivamente il prof. Vito Giovannelli per la gentile e spontanea collaborazione che è per la nostra redazione motivo di orgoglio e prestigio.

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