Domenica 13 dicembre 2015 ore 18.00 al Teatro Massimo di Pescara: Concerto per la Giornata Mondiale della Solidarietà Umana “Il Natale dallo swing al classico” attraverso le più belle canzoni di Dean Martin, Frank Sinatra, Edith Piaf”
PESCARA – L’Anap (Associazione nazionale anziani pensionati)-Confartigianato e la Fondazione Dean Martin, all’interno della seconda rassegna Musica e Società, hanno organizzato per domenica 13 dicembre alle ore 18, presso il teatro Massimo di Pescara il Concerto di Natale sul tema delle nuove migrazioni degli anziani. L’evento, che coincide con la “Giornata della solidarietà umana”, è patrocinato dell’assessorato all’Emigrazione e Tradizioni locali, dal C.r.a.m. e dal Comune di Pescara.
L’iniziativa, presentata ieri mattina alla presenza dell’assessore all’Emigrazione e presidente del C.r.a.m. Donato Di Matteo, del presidente dell’Anap Carmine Sammaciccia, del segretario Fabrizio Vianale, del direttore di Confartiginato Pasquale Cameli, della presidente della Fondazione Dean Martin Alessandra Portinari e del direttore d’orchestra Antonella De Angelis, ha una forte valenza sociale, non è a scopo di lucro, ha come obiettivo la divulgazione della cultura musicale e la sensibilizzazione su importanti tematiche riguardanti gli anziani, una su tutte, l’abbandono delle proprie famiglie, “la nuova emigrazione”, dovuta meramente ad aspetti economici. In questa data si celebra la Giornata Internazionale della Solidarietà Umana, che ha lo scopo di ricordare a tutti la necessità di cancellare la povertà e promuovere lo sviluppo umano e sociale nei Paesi in via dello sviluppo, in particolare tra le fasce più povere della popolazione. La serata verrà devoluta all’Ancos (Associazione Nazionale Comunità Sociali).
Il Segretario Generale Ban Ki-moon ha ricordato che le celebrazioni di quest’anno ricorrono in un momento particolare, di drammatica transizione. Proprio per questo motivo, la solidarietà può svolgere un ruolo sempre più importante per risolvere i problemi del nostro mondo globalizzato. Inoltre, solamente attraverso la partecipazione di tutta la società ai processi di formulazione e implementazione dei piani, delle politiche e dei programmi, è possibile realizzare l’obiettivo comune di un pieno sviluppo sociale. In questa giornata Anap Confartigianato e la Fondazione Dean Martin vogliono evidenziare il fenomeno delle migrazioni da parte degli anziani, i quali spesso sono costretti a trasferirsi in un altro Paese per trascorrere una terza età dignitosa.
Gli anziani italiani espatriano in numero sempre maggiore. Ogni anno aumenta infatti il numero di coloro che emigrano e si fanno pagare all’estero la pensioni. Dopo la “fuga dei cervelli” è iniziata quella dei pensionati. Il fenomeno è chiaramente documentato nel rapporto “World wide” dell’Inps, presentato dal presidente Tito Boeri: solo nel 2014 i pensionati espatriati sono stati 5.345, il 65% in più dell’anno precedente. Dal 2010 il numero è più che raddoppiato (+109%) arrivando a 16.420.
Boeri invita a prendere provvedimenti per ridurre questa tendenza, investendo in particolare in infrastrutture sanitarie e servizi per gli anziani.
“Sempre più spesso si parla di nonni in fuga – afferma il presidente dell’Anap Sammaciccia -, il fenomeno che vede un numero crescente di anziani che se ne vanno dall’Italia alla ricerca di un tenore di vita più sostenibile. E le ragioni sono molte: clima mite, tranquillità, contatto con la natura. Su 400 mila anziani che percepiscono la pensione, circa 270 mila percepiscono una pensione che va da 650 a 1.000 euro, e i rimanenti un importo che oscilla fra 1.000 e 1.500. Alcuni hanno seguito un approccio “soft”, dirigendosi verso paesi vicini come le Canarie, i paesi dell’Est (specie Romania e Bulgaria) o del Maghreb (Marocco e Tunisia). Altri si sono spinti verso mete più esotiche, come il Costarica o la Thailandia. Tutti con la voglia di ricominciare e attratti da una capacità di spesa molto maggiore. Ma anche la motivazione economica non è uguale per tutti. C’è chi vorrebbe finalmente fare la vita da nababbo, avendo tanto tempo a disposizione, chi più modestamente è alla ricerca di costi più sostenibili per le cure sanitarie di cui ha bisogno in misura crescente con l’avanzare dell’età. Una delle motivazioni più forti che spinge i pensionati a trasferirsi all’estero è il caro sanità. Già molti vanno all’estero a curarsi e la loro percentuale è cresciuta del 20 per cento negli ultimi 5 anni. A spostarsi in Romania, Cipro, Malta, Slovenia, Canarie, non è più quella classe medio alta in cerca di specialistiche e costose cure mediche, ma una fascia media sempre più impoverita dalla crisi”.
“Il mio assessorato – spiega Donato Di Matteo – in collaborazione con il C.R.A.M. istituirà un osservatorio sul fenomeno degli anziani in fuga per valutare i dati dei nostri abruzzesi. Sappiamo che la tendenza regionale rispecchia quella nazionale e personalmente conosco molti pensionati che hanno deciso di vivere una vita migliore in Portogallo o in altri Paesi con una maggiore leggerezza soprattutto dal sistema fiscale. Il fenomeno dell’emigrazione ha coinvolto da sempre l’Abruzzo e due milioni di nostri corregionali partirono tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento per cercare fortuna altrove, stessa cosa anche dopo l’ultima guerra: negli anni Cinquanta molti abruzzesi hanno scelto l’America Latina. C’è stato anche il fenomeno dello spopolamento delle aree interne e attraverso un’azione mirata stiamo cercando di valorizzare questi territori per ridare linfa ed economia a tutta la regione I temi proposti dalla Fondazione Dean Martin sono sempre motivo di interesse, nella valorizzazione dei nostri emigranti, con una ricerca storica puntuale ha ridato loro dignità. I nostri abruzzesi all’estero hanno ancora legami forti con la loro terra e vivono la tradizione e la storia abruzzese in maniera incontaminata, loro sono i primi portatori della nostra cultura nel mondo”.
“La Fondazione Dean Martin si occupa di emigrazione – ha detto Portinari, presidente della Fondazione -, raccogliendo le testimonianze dei nostri abruzzesi nel mondo. Dean Martin, le cui origini erano montesilvanesi, rappresenta ciascuno di loro e con l’Orchestra omonima fondata nel 2013 e diretta da Antonella De Angelis, si vuole onorare attraverso il concerto di domenica 13 dicembre la musica dei nostri migliori artisti, che si sono affermati nel mondo. Il 25 dicembre ricorre il ventennale della morte di Dean Martin, scomparso appunto nel ’95 e ricordare la sua figura con un concerto di Natale è il modo migliore per ripercorrere la sua straordinaria carriera. All’interno della serata ci sarà un omaggio ad un altro grande abruzzese, si tratta di Francesco Paolo Tosti nel centenario della sua morte. Poi un omaggio alla Francia, nazione aperta da sempre alle diverse culture e un ricordo alle vittime del Bataclan. Infine, due cori uno di voci bianche, composto da 107 bambini dell’Istituto Comprensivo 6 e l’altro di docenti delle scuole di ogni ordine e grado preparati da Vanessa Del Rosario e Rossana Florindi. Sul palco del Teatro Massimo saliranno anche il tenore Nunzio Fazzini, la voce pop Antonello Angiolillo e il soprano Francesca Grechi. I solisti Adriano Iannucci alla tromba e Melanie Budde al violino eseguiranno alcuni brani. Gli arrangiamenti sono del M° Antonio De Angelis”.