Il primo a prendere la parola è stato il presidente Daniele Cimorosi: “Faremo il possibile per replicare quanto successo nella scorsa stagione, ma vi anticipo che quest’anno ripartiremo solo per salvarci. Abbiamo scelto Emanuele Di Paolantonio, che ringrazio e al quale faccio un grande in bocca al lupo, come primo allenatore; la società, per il resto, è rimasta la stessa, perché passano giocatori ed allenatori, ma ciò che più conta è che ci sia Roseto, e noi ce la metteremo tutta affinché si rispetti nel campionato che ci apprestiamo ad affrontare. Sfrutteremo il nostro budget per costruire una squadra giovane che possa competere con tutti; a chi è andato via facciamo un grande augurio di giocare ancora meglio di quanto hanno fatto vedere qui, consapevoli che la nostra squadra è stata per loro un’importante trampolino di lancio. Ci stiamo impegnando per fare entrare nuovi soci e creare una sorta di azionariato popolare, al quale il primo ad aderire è stato il nuovo sindaco e invitiamo tutta la cittadinanza a dare il proprio contributo per dare più stabilità alla società.”
Ha parlato poi il vicepresidente Ettore Cianchetti: “Abbiamo scelto di ripartire per una scelta di cuore, perché credo che razionalmente sarebbe stato quasi impossibile fare tutto questo. Non vogliamo far morire la pallacanestro a Roseto, abbiamo preso un impegno certamente non facile ma noi ci crediamo e vogliamo ricominciare con uno spirito del tutto nuovo. Insieme al coach abbiamo deciso di ripartire quasi da zero, facendo una squadra giovane che ci permetta allo stesso tempo di restare nel budget, farci divertire e centrare la salvezza. Non abbiamo un budget molto vasto, tuttavia ci possiamo lavorare e a questo proposito sarà importante vedere come reagirà la città, sia a livello degli industriali che stiamo contattando sia a livello della politica, con cui abbiamo avuto fino ad adesso approcci positivi, sia a livello di pubblico.”
Riguardo l’azionariato popolare si esprime così: “E’ sempre stato un’idea che non sono riuscito a portare avanti negli ultimi cinque anni, sulla base di ciò che succedeva a Barcellona e ciò che è successo a Siena lo scorso inverno, in cui ciascuno aiuta in base alla propria possibilità; ora è fondamentale che ci sia anche qui questo progetto condiviso che rappresenti l’immagine di Roseto soprattutto quando andiamo a giocare nelle città più importanti d’Italia. Noi cercheremo di andare avanti, ma se ciò non accadesse la situazione diventerebbe a rischio; come ho già detto, è stata una scelta di cuore, visto che abbiamo rifiutato un’ingente offerta che ci avrebbe permesso di uscire dal mondo del basket senza debiti. Adesso ci dobbiamo allargare tanto a livello imprenditoriale quanto a livello di azionariato popolare, in cui credo molto: facciamo insieme questo sforzo per mantenere la pallacanestro che conta a Roseto! Mi piangerebbe il cuore se Roseto dovesse perdere questa istituzione, perché la nostra città, e il PalaMaggetti in particolare, significano davvero qualcosa di importante.”
Gli Sharks ripartono dunque dal nuovo coach Emanuele Di Paolantonio, vice di Tony Trullo nella scorsa stagione che vanta esperienze a Teramo e Montegranaro in serie A e ad Omegna in A2 Silver prima di approdare, la scorsa estate, nel Lido Delle Rose. L’ allenatore biancoazzurro, per il quale si tratta del primo incarico da head coach, ha parlato così: “Per la mia forma mentis tendo sempre a guardare le cose in maniera positiva, e la notizia positiva di questa mattina è che il Roseto c’è e continuerà ad esserci se ci sarà lo sforzo di tutti. Ci tengo a ringraziare il presidente, il vicepresidente, la famiglia di Sante e tutti coloro che hanno pensato a me come allenatore per la prossima stagione; penso che questa non sia soltanto una mia personale promozione ma il vero riconoscimento del lavoro che ha fatto lo staff, guidato benissimo da Tony Trullo insieme a me, a Danilo Quaglia, a Domenico Faragalli, a Mario Parnanzini e ad Alex Petrilli, lo scorso anno, che secondo me è stato importantissimo. Sicuramente sarà un’annata difficile, in cui dovremo pensare solo a salvarci all’ultimo secondo dell’ultima gara, e solo se saremo uniti tutti, compresi squadra, staff, società, tifosi e giornalisti, dal primo all’ultimo minuto riusciremo a compiere questa impresa.”
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