Proposta una rete unica dell’universo bibliotecario regionale
PESCARA – L’Upa Abruzzo ha illustrato il progetto di legge, ora al vaglio del Consiglio delle Autonomie locali, che prevede l’istituzione del sistema unico bibliotecario abruzzese. Presenti al tavolo i componenti della Commissione tecnica che ha elaborato la proposta di legge regionale: Enzo Fimiani direttore della biblioteca di Pescara, Luigi Ponziani della biblioteca di Teramo, Maria Concetta Ruffo dell’Aquila, Vincenza Maria Tacconelli in rappresentanza della biblioteca di Chieti, Tito Viola presidente associazione italiana biblioteche Abruzzo, Francesco Tentarelli sovrintendente ai beni librari della Regione Abruzzo.
“Dobbiamo far diventare le biblioteche un tempio della cultura e del sapere – ha esordito il presidente della Provincia di Chieti, nonché coordinatore dell’Upa Abruzzo, Enrico Di Giuseppantonio – dobbiamo unire le biblioteche abruzzesi con una Legge unica attraverso la Regione. Con la Legge Delrio le biblioteche non hanno più potere, è una delle tante perle che vengono fuori da questa riforma. Chiediamo un unico sistema che implichi costi minori, crediamo che sia una proposta concreta e speriamo che trovi riscontro nel Consiglio Regionale. Oggi le Province sostengono con molti sacrifici e con molta volontà le biblioteche. Vorremmo anticipare i Decreti Legislativi per fare ciò. Ringrazio i quattro direttori che sostengono questa iniziativa. C’è una necessità urgente di rilanciare la cultura in Abruzzo”.
“Quattro presidenti di Provincia hanno voluto toccare tutti i punti e lasciare qualcosa a chi viene dopo di noi – ha aggiunto il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa – la quattro province abruzzesi hanno quattro fortini culturali di grande livello. Non solo abbiamo quattro direttori riconosciuti, ma abbiamo quattro uffici. Noi siamo ben consapevoli, due anni fa abbiamo avviato questo percorso e vogliamo che gli sforzi delle Province non siano vanificati. Non ci sottraiamo ai nostri obblighi, anzi siamo andati anche oltre. Con la riforma Delrio le biblioteche affrontano inevitabilmente un momento di grande caos. Abbiamo molti utenti che usufruiscono delle nostre biblioteche. Abbiamo un patrimonio culturale notevole sia a livello quantitativo che qualitativo. Questo patrimonio deve essere si razionalizzato ma valorizzato”.
“Tutto questo iter è nato dal fatto che le biblioteche abruzzesi affrontano problemi tali che non si può più far finta di nulla – ha concluso direttore della biblioteca di Pescara, Enzo Fimiani – dunque si deve fare uno scatto di qualità sotto il profilo normativo. Ci siamo resi contro, tra l’altro, che la delega alle biblioteche è stata fatta dallo Stato alla Regione Abruzzo. La Regione Abruzzo non è che può prendere le biblioteche, ma sotto l’aspetto normativo deve”.