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“Le rotte della musica”: Fabio Ciminiera intervistato da Luca Maggitti

da Direttore

ROSETO – Domenica 16 maggio, alle 18.30, presso la Villa Comunale di Roseto, Luca Maggitti intervista Fabio Ciminiera, nell’ambito degli Incontri con l’Autore programmati all’interno della Settimana della Cultura di Roseto. “Le rotte della Musica”, il libro realizzato da Ciminiera, sarà il punto di partenza dell’incontro, con ingresso libero.

Il libro è stato pubblicato da Ianieri Edizioni ed è illustrato dalle fotografie di Andrea Buccella. Le rotte della musica è presente anche su myspace: http://www.myspace.com/lerottedellamusica.

TRAMA – Le rotte della musica è un racconto corale della musica e dei suoni del Mediterraneo realizzato attraverso le parole e gli interventi dei protagonisti. In pratica, Fabio Ciminiera ha tracciato un affresco sfaccettato delle musiche della regione, partendo da Django Reinhardt e dal jazz per esplorare un mondo sonoro ampio e sempre intrigante. Infatti, se il jazz e il nuovo valore dell’improvvisazione, portato dal jazz nel ventesimo secolo, sono una chiave di lettura importante, gli steccati dei generi vengono superati immediatamente, a vantaggio dell’incontro tra diverse intenzioni musicali.

Anche nella forma scelta per il testo l’autore ha cercato di riprodurre la lettura stratificata del panorama musicale. I musicisti intervengono in modo da proseguire l’uno il racconto dell’altro, intrecciando esperienze e intuizioni in un percorso sempre in movimento. Questo permette di entrare immediatamente in contatto con le esperienze dei singoli musicisti.

Nel libro sono presenti circa ottanta tra musicisti, operatori e fotografi che vivono e lavorano sulle sponde del Mediterraneo. Un campione ampio e rappresentativo che attraversa, pur nella naturale parzialità, frontiere e generazioni, linguaggi e stili musicali. Dalle figure storiche del jazz europeo, come Franco Cerri, Gegé Munari, Daniel Humair e Toots Thielemans, a musicisti attivi nelle musiche delle diverse tradizioni, ma aperti alle suggestioni dell’incontro e della musica di improvvisazione come Akim El Sikameya, Abaji e Damir Imamovic. E, ancora, le tante visioni del jazz e della musica popolare e le loro continue evoluzioni nel corso degli ultimi cinquant’anni. Senza dimenticare, infine, gli aspetti organizzativi della musica, colti nelle parole di direttori artistici e operatori culturali dell’area.

Le interviste sono state realizzate appositamente per questo libro con interventi singoli e domande specifiche per ciascuno dei protagonisti del racconto.

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