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Lectio Magistralis a L’Aquila sul libro CORPO ESTRANEO/STRANIERO

da Redazione

lectio magistralisLunedì prossimo la presentazione del volume presso l’Aula di Storia dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti

L’AQUILA – Lunedì 20 aprile, alle ore 10.30, presso l’Aula di Storia dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti, in via Leonardo da Vinci n. 1 a L’Aquila, si terrà una Lectio Magistralis a cura di Ivan D’Alberto e Sibilla Panerai, curatori di CORPO: Festival delle Arti Performative. L’incontro sarà dedicato al libro CORPO ESTRANEO/STRANIERO – Storia delle arti performative in Abruzzo (1913 – 2014) scritto dagli stessi e pubblicato da Verdone Editore (Teramo 2015).
La lezione – presentazione sarà coordinata dal Prof. Marco Brandizzi, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila e sarà seguita dalla proiezione di video performances dei seguenti artisti: Fabio Mauri, Gruppo AURA (W. Zarroli, F. Sfarra, C. Gentilucci, V. Battiloro e S. Nannicola), Franco Summa, Vanessa Beecroft, Monticelli & Pagone, Francesco Impellizzeri, Angelo Colangelo e Michelangelo Pistoletto.
Il libro, dopo l’appuntamento aquilano, sarà presentato a Venezia, il 7 maggio presso VITRARIA GLASS + A Museum in concomitanza con i giorni di apertura della Biennale d’Arte Contemporanea.

SINOSSI
La pubblicazione ricostruisce in maniera analitica la Storia delle Arti Performative in Abruzzo dal 1913 ai giorni nostri, dalla Gran Serata Futurista di Filippo Tommaso Marinetti al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto a L’Aquila, approfondendo in specie il periodo compreso tra la seconda metà degli anni ’70 e la metà degli anni ’90. Un segmento cronologico che ha visto la regione Abruzzo protagonista a livello nazionale con i più importanti artisti dell’epoca, Joseph Beuys, Fabio Mauri, Gino Marotta, Vettor Pisani, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Ettore Spalletti, grazie al mecenatismo dei Baroni Buby e Lucrezia De Domizio Durini di Bolognano e all’attività galleristica di Mario Pieroni, Fabio Leonardis e la Centrale d’ Arte Contemporanea, Enrico Sconci e il Centro Multimediale Quarto di Santa Giusta. E ancora Peppino D’Emilio e la famosa Convergenze, in cui si intersecano performance e musica, il Fuori Uso di Cesare Manzo, che si imporrà negli anni Novanta, arrivando ad avere più visitatori della Biennale di Venezia e in cui Vanessa Beecroft realizzerà una delle sue prime performance. La ricostruzione avviene attraverso lo spoglio dei quotidiani dell’epoca e l’ausilio della rivista «Segno. Si ripercorrono così le edizioni di Alternative Attuali, curate da Enrico Crispolti, gli interventi di Land Art del Gruppo AURA, di Sandro Visca e di Franco Summa, le performance di Gino De Dominicis, Eliseo Mattiacci, Pier Paolo Calzolari e Sandro Chia.
Negli anni Duemila si succedono le gallerie Vistamare e White Project, il festival Linguaggi, interamente dedicato alla performance, il PEAM, che riflette sull’interazione tra musica elettronica, performance e arte digitale e il Museo Laboratorio di Città S. Angelo, con la direzione di Renato Bianchini prima e di Enzo De Leonibus poi con gli interventi di Sislej Xhafa, Paola Sabati Bassini, Francesco Impellizzeri, Emanuela Barbi, Angelo Colangelo, Alessandro Jasci, Mariuccia Pisani, Mandra Cerrone e Fabrizio Sacchetti.

Il volume ricostruisce anche l’opera totale realizzata da Joseph Beuys a Bolognano e proseguita da Lucrezia De Domizio nell’ipogeo Il luogo della Natura. Servizi e magazzini della Piantagione Paradise e nei Free International Forum. Non manca uno sguardo sul territorio teramano, a cura di Martina Lolli, Il tribunale dell’arte, le edizioni di Castelbasso e gli interventi di Ilija Soskic e Fausto Cheng, la galleria Warehouse, con le performance di Madeleine Berkhemer, Cristiana Palandri, Maria Crispal e Flavio Sciolè. L’ultima appendice ricostruisce le vicende del festival di arti performative CORPO, di cui gli autori sono curatori, che prosegue sul territorio quell’interesse per la performance documentato nel volume.