TERAMO – Oltre duecentocinquanta le letture già assegnate; cittadini che dal 2 all’8 ottobre, a Teramo, racconteranno la storia, la politica, la solidarietà, l’arte, l’amore, il dolore, il terremoto, le religioni, le leggi, l’Abruzzo attingendo alla letteratura, alla saggistica, alla poesia, all’informazione.
“Lectus. Vox Populi” in poco più di mese ha “costruito” una piccola comunità di persone che crede nel potere salvifico della lettura e della conoscenza e che vuole spezzare il silenzio e il vuoto (delle strade e delle piazze) che contraddistingue una città ferita dalle calamità naturali e dalla mano dell’uomo riconquistando spazi fisici ma soprattutto quelli relazionali.
Attraverso la lettura ad alta voce, un mantra laico, scegliendo temi, autori e brani dal carattere universale si riflette anche sulla propria storia, sulle vicende personali e sul contesto sociale.
La risposta della città, e non solo (arriveranno lettori da tutta la provincia e anche da fuori regione), è stata significativa: oltre al numero delle persone che stanno aderendo c’è da sottolineare la qualità delle proposte che in maniera spontanea stanno arrivando dai lettori.
Insieme ai cittadini, precisa scelta, “Lectus” coinvolge donne e uomini delle istituzioni per restituire valore all’ascolto e alla partecipazione: chi governa e decide per la comunità deve leggere ma anche ascoltare le letture dei cittadini.
Terzo pilastro la collaborazione con le associazioni che operano in campo culturale, sociale, ambientale: voci con una visuale non convenzionale e con uno sguardo critico, Lectus dialoga con tutti.
Sono stati proposti dei macro temi (terremoto, resilienza, politica, informazione, scienza, storia, letteratura, poesia, fiabe e fantasy, giustizia, religione, solidarietà, moda, sport, arte) ai quali vengono associati dei brani; fra i più gettonati dai lettori troviamo la politica, la storia e la letteratura.
Molte le pagine suggerite dai lettori che raccontano l’amore e i suoi tormenti https://www.facebook.com/Lectus.Teramo/
Fra lettori e letture già assegnate alcune “spigolature”: il vescovo di Teramo, mons. Michele Seccia, farà ascoltare un brano tratto dal suo libro di prossima pubblicazione; una riflessione sulla Laudato Sì, seconda enciclica di Papa Francesco; Christian del Pinto, sismologo aquilano legge “La casa di Asterione” di Jorge Luis Borges (una metafora sulla paura e sul cambiamento) nella sezione Ambiente, Territorio, Resilienza; Luigi Ponziani, direttore emerito della Biblioteca Delfico, nonchè storico e saggista, leggerà alcuni passi delle lettere di Melchiorre Delfico; il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, legge “Il discorso di Pericle agli ateniesi”; il rettore Luciano D’Amico leggerà “Gli statuti di Teramo del 1440” di Francesco Savini; c’è anche la ri-scoperta di personaggi come Antonio Dionisi, medico e scienziato, nato a Pietracamela nel 1866, è stato lui a capire che la malaria si trasmetteva anche attraverso la puntura di una zanzara e il suo lavoro è stato determinante per fermare le epidemie (sarà letto dalla presidente dell’Istituto Zooprofilattico, Manola Di Pasquale).
Alla Domus Romana di Piazza Sant’Anna, luogo dedicato ai bambini lettori e alla lettura per l’infanzia, si leggerà “Etimon” una fiaba per insegnare l’etimologia delle parole ai più piccoli: opera inedita di Giovanni Pettinaro, pedagogista e poeta, alla quale stava lavorando insieme alla moglie Anna Ferrante: tutti e due scomparsi recentemente.
Al ristoratore teramano Marcello Schillaci assegnato “Fumo, bevo e mangio molta carne” di Pierangelo Dacrema; Leda Regas, del Comitato ASSAI, leggerà “Molto forte, incredibilmente vicino” di Jonathan Safran Foer; Annacarla Valeriano, che con “Ammalò di testa”, ha raccontato l’accanimento della società e della “scienza” contro un mondo femminile popolato popolato da “isteriche”, leggerà “Con lievi mani” di Cristina Campo.
Nella casa Circondariale, grazie alla collaborazione degli operatori, Lectus sta lavorando con i detenuti per individuare insieme le letture: un vero e proprio laboratorio, un percorso che si ripropone in molte istituzioni come l’Università, lo Zooprofilattico, la Fondazione Anfass, l’Osservatorio astronomico.
Sono ancora decine le letture da assegnare a chi si è già iscritto mentre si va componendo il programma, dai quattro ai cinque appuntamenti di lettura ogni giorno per sette giorni.
Certamente si leggerà nelle Scuole, alla Casa Circondariale, all’Università, all’Istituto Zooprofilattico, all’Osservatorio di Collurania, all’Anfass, all’Ospedale, in Vescovado, al Duomo, al Teatro comunale (altri appuntamenti “istituzionali” sono in via di definizione in questi giorni); nelle librerie teramane Tempo Libero, La Sapienza, Empatia, Giunti al Punto al centro commerciale Gran Sasso, nella libreria giuridica “Giuffrè”; si leggerà tutta la settimana alla Biblioteca “Delfico”.
Gli ultimi tre giorni Lectus si propone nei luoghi identitari della città da Piazza Martiri alla Domus Romana; dal Comitato di quartiere di San Berardo alla sala espositiva del polo museale, l’Arca; dal Teatro Romano ai Giardini Pannella; si leggerà sul Corso e nei negozi. Sabato 7 ottobre, dalle 19 fino alla notte, Festa della resilienza all’Ipogeo con l’Eros, l’arte e le arti performative. Per il programma dettagliato appuntamento al 20 settembre.
“L’obiettivo di LECTUS, se ne vogliamo sintetizzare uno – sostiene il direttore artistico Renato Pilogallo – è lo sguardo introspettivo nei saperi: un consesso che traccia la storia e l’animo umano raccontando il chi, il come, il quando, il cosa ci ha accompagnato dal momento che abbiamo imparato a raccontare, a raccontarci, con la scrittura. Esiste un potenziale incredibile, rivoluzionario, nell’ascolto; e questo valore è tanto più forte tanto più è condiviso. Il brano è il punto di partenza ed è la dimensione collettiva che gli conferisce un contesto. In questo contesto è possibile rintracciare frammenti di vita del mondo reale e pezzi di immaginario: parte dall’assunto che l’uomo è ignorante, nel senso che spesso ignora, ed è attraverso la lettura e quindi la conoscenza, e il confronto, che trova gli strumenti che servono per affrontare la vita”.
Lectus. Vox Populi è promosso dal Comitato di Quartiere di San Berardo, curatrice Pina Manente.
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