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Lega Pro: si ferma il Chieti, bene Teramo e L’Aquila

da Redazione

ABRUZZO – Teramo e L’Aquila tornano a sorridere, il Chieti conosce la prima sconfitta stagionale. Un weekend sportivo che sarebbe stato tra i più brillanti della stagione (con il Pescara corsaro a Cagliari ed il Lanciano che continua a far punti) se non fosse stato per l’inatteso scivolone dei ragazzi di De Patre, apparsi meno brillanti del solito nell’impostazione del gioco e nel concretizzare le palle gol create. Anche se la rete arriva solo su calcio di rigore, anche la difesa neroverde non è del tutto esente da critiche.

Nuovamente il campo di Melfi a condannare alla sconfitta il Chieti che è apparso lento nella manovra, favorendo l’avversario che ha dovuto penare meno del previsto per portare a casa l’intera posta.

Un successo che mancava dal 25 aprile e che permette alla squadra del tecnico Bitetto di rilanciarsi in classifica. Mattatore della giornata è Improta che oltre a realizzare il penalty che al 32′ sblocca il match, si è reso protagonista delle principali azioni offensive dei locali come al 1′ con una conclusione della distanza ed al 7′ quando supera un avversario e di sinistro impegna Feola. Al 32′ il rigore provocato dall’atterramento di Verna su Dermaku. Quindi i neroverdi che hanno un solo sussulto importante al 34′ quando De Sousa di testa in area prende il tempo sul marcatore e colpisce verso la porta un perfetto cross di Gandelli dalla destra: Scuffia con un colpo di reni devia in angolo.

Ad inizio ripresa i padroni di casa potrebbero raddoppiare con una punizione dai 35 metri di Giglio che si stampa al 6′ sul palo. I neroverdi provano a costruire gioco ma non riescono a trovare gli spazi giusti anche a causa di una lenta circolazione palla e scarso rifornimento per le punte. Così le occasioni sono legate solo a conclusioni dalla distanza come al 16′ con Mungo ed al 30′ con Rinaldi. Troppo poco per una squadra che ha mostrato ottime geometrie in questo avvio di stagione.

TABELLINO:

MELFI-CHIETI 1-0

MELFI (3-5-2): Scuffia; Porcaro, Gennari, Dermaku; Spirito, Giglio, Muratore, Suarino(dal 35’st Locci), Bonasia; Conte (dal 32’st Caira), Improta. Allenatore: Leonardo Bitetto. In panchina: Volturo, D’Angelo, Signorelli, Allegretta, Simeri

CHIETI (4-3-1-2): Feola; Bigoni, Pepe, Gigli, Gandelli; Verna (dal 10’st Rossi), Vitone (dal 17’st Rinaldi), Del Pinto; Mungo; Alessandro (dal 30’st Capogna), De Sousa. Allenatore: Tiziano De Patre. In panchina: Ferrara, Cardinali, Di Filippo, Viscontini

Arbitro: Martinelli di Roma 2 Assistenti: Colatriano e Annunziata

Retie 32’pt rig. Improta (M)

Ammoniti: 20’pt Suarino (M), 31’pt Verna (CH), 5’st Pepe (CH), 9’st Gigli (CH), 11’st Bonasia (M), 24’st Mungo (CH), 36’st Caira (M)

Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 5 minuti nella ripresa.

BASTA PETRELLA, BIANCORROSSI PRIMO SUCCESSO ESTERNO –  Gara caratterizzata dal forte vento che in più occasioni ha resto il controllo e la circolazione palla poco agevole. Partita giocata a viso aperto dalle due squadre con i biancorossi che sbloccano il risultato a metà ripresa con Petrella, uno dei migliori in campo grazie ad un prestazione impreziosita da diverse giocate di ottima fattura. 4-3-1-2 per la squadra abruzzese con Bellucci e Petrella innescati da Foglia. Ed è proprio la posizione di quest’ultimo a mettere in difficoltà i locali che faticano a prendere le contromisure.

Già la primo minuto impegna Gasbarri, quindi all’8′ Bellucci supera Palumbo e calcia di poco a lato. Al 13′ una conclusione a giro di Petrella trova attento il portiere di casa. Su una leggerezza difensiva il Teramo per poco non ne approfitta ma Foglia in area perde l’attimo per calciare, poi Novinic spara alto. Gioca bene il Teramo che con Valentini prova a sbloccare la partita ma è provvidenziale sulla linea Palumbo. Nella ripresa la squadra laziale resta in 10 per l’espulsione per doppio giallo di Guidone. Paradossalmente arriva una buona palla gol con il neo entrato Prisco che conclude in diagonale sul portiere e  su capovolgimento di fronte il Teramo passa: lancio dalle retrovie con Iazzetta bravo ad appoggiare di testa per Petrella che supera Palumbo e calcia sul palo lungo. La reazione dei padroni di casa si restinge a qualche mischia in area che non mette in seria difficoltà la squadra biancorossa, ordinata in fase difensiva.

TABELLINO:

FONDI-TERAMO 0-1

Fondi (3-4-2-1): Gasparri; Marotta (67′ De Giorgi), Fedi, Palumbo; Pacini, Tamasi, Cucciniello (82′ Esposito), Naglieri; Bernasconi, D’Anna (50′ Prisco); Guidone. A disp: De Lucia, Serpico, Mucci, Vaccaro. All: Capuano

Teramo (4-3-1-2): Serraiocco; De Fabriitis, Ferrani, Speranza, Chovet; Novinic (53′ Iazzetta), Coletti, Valentini; Foglia (74′ Di Paola); Bellucci, Petrella (84′ Gianneti). A disp: Santi, Caidi, Scipioni, Patierno. All: Cappellacci

Arbitro: Lazzeri di Arezzo (Pugi-Berti)

Rete: 64′ Petrella (T)

Ammoniti: Guidone (F), Ferrani (T), Coletti (T), Marotta (F)

Espulsi: Guidone (F) per doppia ammonizione e De Feudis (T) (allenatore in seconda).

IL RISCATTO DE L’AQUILA DI GRAZIANI – Ultima chance per Graziani che sceglie il 4-3-3 con il Rapisarda, Pomante, Mucciante e Ligorio sulla linea difensiva, Agnello, Iannini e Carcione (che rientra dalla squalifica) a centrocampo. In avanti rientra Infantino a far reparto con Ciotola ed Improta, con Colussi in tribuna per un fastidio muscolare. La risposta dei ragazzi di Rogazzo con l’assenza di Funari (al suo posto Palomba) e modulo 4-3-3 con i restanti giocatori confermati ed in avanti il tridente formato da Sandomenico, Lacarra e Fragiello.

In questa gara la squadra abruzzese ha cambiato faccia mostrando interessanti trame di gioco, buon schieramento tattico ed un grande impegno del gruppo, schierato a favore del tecnico toscano. Già al primo affondo L’Aquila colpisce: siamo al 7′ quando Ciotola sulla destra mette un invitante assist sul secondo palo dove è ben appostato Iannini che di testa fredda Fiory. Al 39′ possibilità per il raddoppio: su una fuga a sinistra di Improta e conclusione dai 25 metri, Ciotola si divora il possibile tap in rete con Fiory che aveva respinto la prima conclusione.

Ad inizio ripresa ancora un’incursione di Ciotola sulla destra porta al raddoppio con il perfetto cross dal fondo per la testa dell’accorrente Infantino che al 2′ raddoppia. La replica dell’Arzanese al 5′ con Frangiello che servito in area da Lacarra, davanti al portiere, spara malemente a lato. Al 17′ bello scambio Improta-Carcione e conclusione salvata di piede dal portiere ospite. Padroni di casa che gestiscono la gara senza patemi rallentando via via il ritmo. Al 90′ c’è spazio per il tris firmato da Improta su calcio di rigore assegnato per atterramento di Laezza su Carcione. L’Arzanese ha tempo di siglare il gol della bandiera in pieno recupero con un colpo di testa da calcio d’angolo battuto dalla destra.

TABELLINO:

L’AQUILA-ARZANESE 3-1

L’AQUILA (4-3-3): Testa; Rapisarda, Pomante, Mucciante, Ligorio (46’ st Gizzi); Agnello, Iannini, Carcione; Ciotola (38’ st Triarico), Infantino (48’ st Piccioni), Improta. A disp.: Modesti, Petta, Ingrosso, Menicozzo, Triarico. All.: Graziani.

ARZANESE (4-3-3): Fiory; Laezza, Riccio, Esposito, Palomba; Tarascio (16’ st Elia), Maschio, Florio (38’ st Liccardo); Fragiello, Lacarra, Sandomenico (24’ st Pettrone). A disp.: Moggio, Tommasini, Castellano, Figliolia. All.: Rogazzo.

Arbitro: Rocca di Vibo Valentia.

Reti: 7’ pt Iannini (L’Aq), 2’ st Infantino (L’Aq), 45’ st rig. Improta (L’Aq), 49’ st Esposito (Arz).

Ammoniti: Sandomenico, Carcione, Laezza, Florio. Spettatori 400 circa.