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Legambiente: “Liberiamo l’Italia dal nucleare!”

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Il 26 aprile del 1986 esplose il reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina. I danni di quel disastro, a 24 anni di distanza, non sono stati ancora del tutto quantificati.

Chi è a favore del nucleare afferma che ora le centrali, così dette di ultima generazione, sono sicure. Ma non  bisogna farsi ingannare, oltre e non essere ancora stata risolta la questione delle scorie, ci sono effetti collaterali che minacciano comunque la sicurezza dei territori anche in assenza di incidenti: l’ordinaria attività di una centrale rilascia piccole dosi di radioattività che contaminano il terreno, l’acqua, l’aria circostante, finendo così nella catena alimentare.

Il nucleare è una tecnologia costosa e vecchia, è una scelta in controtendenza rispetto a quanto sta facendo un Paese leader della green economy come la Germania e con gli impegni presi nel 20-20-20 europeo per contrastare i cambiamenti climatici.

Tornare al nucleare, con una legge che centralizza le decisioni a Palazzo Chigi, nel totale disprezzo del parere delle Regioni e del consenso dei cittadini, significherebbe poi perdere almeno 10-15 anni per ritrovarsi poi con centrali nucleari obsolete e pericolose, e sprecare l’opportunità di investire nelle vere soluzioni per l’indipendenza energetica italiana e per salvaguardare il clima: le rinnovabili e l’efficienza energetica.

Andiamo nelle piazze per ribadire con forza che il nucleare non garantirà all’Italia il rispetto degli accordi internazionali sui cambiamenti climatici, non ridurrà la bolletta energetica e le importazioni di combustibili fossili, non diversificherà le fonti energetiche. Come dimostra un recente studio governativo tedesco più si vive vicini alle centrali nucleari e maggiore è il rischio di contrarre malattie gravi. E a proposito del reattore francese EPR ,che il governo italiano vuole importare nel nostro Paese , nel novembre 2009 le Autorità per la sicurezza nucleare francese, finlandese e britannica hanno evidenziato delle gravi lacune nel sistema di sicurezza dell’EPR..

Per questo Legambiente organizza la mobilitazione nazionale Liberiamo l’Italia dal nucleare!. La mobilitazione si inserisce all’interno della campagna Per il clima Contro il nucleare e rappresenterà un’importante occasione per raccontare in modo esplicito i rischi reali che i cittadini corrono nel caso di un’installazione di una nuova centrale atomica sul proprio territorio.  Dunque  il 24, 25, 26 aprile ci sarà una mobilitazione nazionale  per sfatare alcuni miti , informare e sensibilizzare su un problema  tanto importante per la salute dell’uomo e dell’ambiente.

In  alcune piazze abruzzesi verranno allestiti stand in cui sarà distribuito materiale informativo e messi a confronto prodotti tipici e biologici con quelli contaminati, ovvero alimenti prodotti nei pressi di una ipotetica centrale atomica in funzione. Si potrà inoltre contribuire al Progetto di solidarietà “Rugiada” e firmare la petizione “Per il clima contro il nucleare”. Le piazze abruzzesi coinvolte sono quelle di: Chieti, Vasto, Paglieta, Scerni, Lanciano, Atessa, Francavila, Pretoro, Torino di Sangro (loc. Le Morge); Giulianova, Silvi e Guardiavomano; Pescara e Scafa; la città de L’Aquila.

Ha dichiarato Luzio Nelli della segreteria regionale Legambiente:

chi è a favore del nucleare  afferma che ora le centrali così dette di ultima generazione sono sicure. In realtà, oltre a non essere ancora stata risolta la questione delle scorie, ci sono effetti collaterali che minacciano comunque la sicurezza dei territori anche in assenza di incidenti: l’ordinaria attività di una centrale rilascia piccole dosi di radioattività che contaminano il terreno, l’acqua, l’aria circostante, finendo così nella catena alimentare. Il nucleare non garantirà all’Italia il rispetto degli accordi internazionali sui cambiamenti climatici, non ridurrà la bolletta energetica degli italiani né le importazioni di combustibili fossili. Dobbiamo ricordare al Governo centrale che l’Italia dice No!.

Questa iniziativa fa parte del Chernobyl day, promosso in tutto il mondo dall’associazione francese Sortir du nucleaire.

Per non dimenticare il terribile incidente di Chernobyl, per dire ancora una volta che il nucleare non è sicuro

Legambiente ci aspetta  nelle piazze per ricordare al Governo la posizione di tanti cittadini che dicono NO AL NUCLEARE!

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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