Chi è a favore del nucleare afferma che ora le centrali, così dette di ultima generazione, sono sicure. Ma non bisogna farsi ingannare, oltre e non essere ancora stata risolta la questione delle scorie, ci sono effetti collaterali che minacciano comunque la sicurezza dei territori anche in assenza di incidenti: l’ordinaria attività di una centrale rilascia piccole dosi di radioattività che contaminano il terreno, l’acqua, l’aria circostante, finendo così nella catena alimentare.
Il nucleare è una tecnologia costosa e vecchia, è una scelta in controtendenza rispetto a quanto sta facendo un Paese leader della green economy come la Germania e con gli impegni presi nel 20-20-20 europeo per contrastare i cambiamenti climatici.
Andiamo nelle piazze per ribadire con forza che il nucleare non garantirà all’Italia il rispetto degli accordi internazionali sui cambiamenti climatici, non ridurrà la bolletta energetica e le importazioni di combustibili fossili, non diversificherà le fonti energetiche. Come dimostra un recente studio governativo tedesco più si vive vicini alle centrali nucleari e maggiore è il rischio di contrarre malattie gravi. E a proposito del reattore francese EPR ,che il governo italiano vuole importare nel nostro Paese , nel novembre 2009 le Autorità per la sicurezza nucleare francese, finlandese e britannica hanno evidenziato delle gravi lacune nel sistema di sicurezza dell’EPR..
In alcune piazze abruzzesi verranno allestiti stand in cui sarà distribuito materiale informativo e messi a confronto prodotti tipici e biologici con quelli contaminati, ovvero alimenti prodotti nei pressi di una ipotetica centrale atomica in funzione. Si potrà inoltre contribuire al Progetto di solidarietà “Rugiada” e firmare la petizione “Per il clima contro il nucleare”. Le piazze abruzzesi coinvolte sono quelle di: Chieti, Vasto, Paglieta, Scerni, Lanciano, Atessa, Francavila, Pretoro, Torino di Sangro (loc. Le Morge); Giulianova, Silvi e Guardiavomano; Pescara e Scafa; la città de L’Aquila.
Ha dichiarato Luzio Nelli della segreteria regionale Legambiente:
chi è a favore del nucleare afferma che ora le centrali così dette di ultima generazione sono sicure. In realtà, oltre a non essere ancora stata risolta la questione delle scorie, ci sono effetti collaterali che minacciano comunque la sicurezza dei territori anche in assenza di incidenti: l’ordinaria attività di una centrale rilascia piccole dosi di radioattività che contaminano il terreno, l’acqua, l’aria circostante, finendo così nella catena alimentare. Il nucleare non garantirà all’Italia il rispetto degli accordi internazionali sui cambiamenti climatici, non ridurrà la bolletta energetica degli italiani né le importazioni di combustibili fossili. Dobbiamo ricordare al Governo centrale che l’Italia dice No!.
Questa iniziativa fa parte del Chernobyl day, promosso in tutto il mondo dall’associazione francese Sortir du nucleaire.
Per non dimenticare il terribile incidente di Chernobyl, per dire ancora una volta che il nucleare non è sicuro
Legambiente ci aspetta nelle piazze per ricordare al Governo la posizione di tanti cittadini che dicono NO AL NUCLEARE!
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