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Legambiente e Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga presentano il progetto “I Sentieri della Rinascita”

da Redazione

Il volontariato ambientale a servizio delle zone terremotate

Legambiente - Gran Sasso Monti della LagaABRUZZO – Legambiente sta realizzando nel territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga il progetto “I Sentieri della Rinascita – il volontariato ambientale a servizio delle zone terremotate”, con il sostegno della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente, per accompagnare il superamento della crisi conseguente al terremoto che ha interessato tutto il territorio del parco e per sostenere le sue popolazioni.

Diverse aree del parco e i suoi centri abitati, che a seguito del sisma erano stati chiusi per evitare situazioni di pericolo, dopo i primi accertamenti e dopo gli interventi più urgenti di messa in sicurezza realizzati dalla protezione civile, sono ora riaperti.

“Tra le strutture escursionistiche del parco, diversi sentieri sono stati riaperti e iniziano ad essere di nuovo frequentati – dichiara Tommaso Navarra, Presidente del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – tuttavia serviva un’iniziativa che rimettesse al centro dell’attenzione pubblica questa riapertura e che permettesse nel contempo la rifinitura della ripulitura e della manutenzione ordinaria di questi percorsi e dei sentieri natura ad esso collegati”.

Giuseppe Di Marco, Presidente di Legambiente Abruzzo, aggiunge: “Rilanciare il turismo naturalistico e la valorizzazione della biodiversità è un segnale di vicinanza e attenzione alle comunità locali, la cui esistenza si presenta ancora molto precaria, sia a causa dei danni che interi comuni hanno subito sia per le serie conseguenze che il sisma ha avuto sulle attività economiche, sulla gestione di attività connesse al patrimonio naturale, sul commercio e sull’artigianato”.

Al contempo, il progetto propone un’azione di informazione su quali sono le reali condizioni del territorio e dell’ambiente dopo gli effetti del sisma.

Legambiente ha organizzato 4 Campi di volontariato nel Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, della durata di 7 giorni ciascuno, con la partecipazione di volontari provenienti da tutto Italia e da tutto il mondo.

Due campi si sono svolti, dal 19 al 26 Settembre e dal 28 Settembre al 3 Ottobre, nel comune di Farindola (PE) e hanno interessato la sistemazione e la segnatura di 2,5km del sentiero 260 che collega la località Mortaio d’Angri con la Piana di Campo Imperatore.

Altri due campi si svolgeranno a Isola del Gran Sasso (TE) dal 23 Ottobre al 6 Novembre, interessando il ripristino del Sentiero Natura dell’Acquatina attrezzato per non-vedenti, dell’Antico Sentiero per Isola del Gran Sasso e la realizzazione di una pozza d’acqua per la protezione del rospo ululone.

Oltre alle attività di volontariato ambientale, Legambiente sta organizzando insieme al Parco nazionale del Gran sasso e Monti della Laga e alle amministrazioni locali, un evento conclusivo pubblico per approfondire i temi del volontariato, dei rischi naturali e della tutela della natura e per far conoscere a turisti e fruitori le condizioni attuali del territorio e delle infrastrutture disponibili (sentieri, strutture ricettive, ecc.).

Sarà anche l’occasione per comunicare il lavoro che svolge il Parco nella conservazione della biodiversità e nella promozione di attività economiche sostenibili.

A margine dei campi di Farindola, nella località colpita tra l’altro dalla frana di Rigopiano, si sono svolti, il 26 Settembre e il 4 Ottobre, due forum territoriali dal Titolo “La rinascita dei nostri territori”, due incontri pubblici con amministratori, associazioni, cittadini e operatori locali per discutere e disegnare insieme il futuro di quel territorio.

Altro momento importante del progetto sarà un Educational Tour per realizzare un’azione di marketing territoriale presso circuiti di operatori specializzati nel turismo natura che saranno coinvolti in un seminario di approfondimento sul turismo natura.

I partecipanti, operatori turistici nazionali, potranno approfondire la conoscenza delle risorse ambientali e culturali del territorio del parco e proporre le modalità di rilancio di questo importante motore economico nei territori colpiti dal sisma.

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