Il Campionato Solare è una competizione tra Comuni, nata con lo scopo di evidenziare i risultati più significativi di diffusione delle fonti rinnovabili nel territorio italiano e mostrare le potenzialità di un modello energetico sostenibile. L’iniziativa è basata sui dati che riguardano la diffusione del solare calcolato in termini di rapporto tra la popolazione residente nei territori comunali e le installazioni di pannelli solari, sia termici che fotovoltaici. Il Campionato si pone l’obiettivo di mettere in luce non solo le politiche energetiche dei Comuni Italiani ,ma anche le esperienze, le buone pratiche oltre che premiare quelle realtà che meglio rispondono al fabbisogno energetico delle famiglie residenti.È curato da Legambiente e realizzato in collaborazione con la Fiera Klimaenergy di Bolzano, dove si è svolta l’edizione 2011 della gara, alla quale hanno partecipato 3.921 Comuni italiani (il 48,4% del totale), che ospitano sia impianti solari termici che fotovoltaici.
Di questi, 2.260 sono piccoli Comuni (con meno di 5.000 abitanti), 1.276 sono Comuni medi (tra 5.001 e 20.000 abitanti), 341 Comuni medio grandi (con un numero di abitanti compreso tra 20 mila e 100 mila) e 44 grandi Comuni (> 100.000 mila abitanti). Sul totale delle amministrazioni “iscritte” solo le 50 migliori per categoria sono entrate nella classifica finale.
La distribuzione geografica dei Comuni nelle prime 10 posizioni in entrambe le classifiche mette in evidenza come la diffusione di questa tecnologia e le eccellenze riguardi ormai l’intero Stivale: se infatti nella scorsa edizione si registravano 10 Comuni su 10 appartenenti al Nord Italia, quest’anno sono 5 quelli del Centro e Sud Italia ad essersi distinti nella diffusione di questi impianti. I Comuni vincitori del Campionato solare parteciperanno alla RES Champions League, la competizione tra le migliori esperienze dei Governi locali nello sviluppo delle fonti rinnovabili.
Ha dichiarato Luzio Nelli, della segreteria regionale di Legambiente:
il solare è oggi il migliore investimento nel futuro .Un cambiamento del modello energetico è infatti oggi possibile e a portata di mano, lo dimostrano i dati del GSE, per cui l’Italia ha superato i 10mila MW di fotovoltaico installato, ma ancora di più i Comuni vincitori del Campionato Solare. Perché in questi territori il contributo degli impianti termici e fotovoltaico ha già superato i fabbisogni delle famiglie, grazie anche ad attente politiche di risparmio energetico, che hanno permesso di spingere l’innovazione e aiutare in questa direzione cittadini, associazioni, imprese. In Italia, come nel resto d’Europa, le migliori esperienze sono infatti quelle dove gli Enti Locali hanno contribuito alla spinta delle energie pulite attraverso l’informazione dei cittadini, l’introduzione di regole semplici per i progetti, il coinvolgimento dei diversi attori imprenditoriali.
Il ruolo dei comuni
Oggi che la ricerca consente di rendere sempre più efficienti gli impianti e di ridurne i costi, diventa strategico il ruolo dei Comuni per rendere possibile una diffusione che dia benefici reali in bolletta alle famiglie, crei nuove opportunità imprenditoriali e occupazionali e integri gli impianti nel territorio e nel paesaggio. Ecco gli interventi possibili secondo Legambiente:
1) L’obbligo del solare nei Regolamenti Edilizi. È possibile spingere l’integrazione del solare in edilizia con l’obiettivo di soddisfare una quota minima obbligatoria del fabbisogno elettrico e termico attraverso impianti fotovoltaici e termici installati sui tetti delle strutture nuove o da ristrutturare, siano esse pubbliche o private.
Con l’Allegato 3 al Decreto Romani, che entrerà nella fase attuativa a giugno 2012, nel caso di edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, sarà obbligatorio installare fonti di energia rinnovabile per soddisfare parte del fabbisogno di energia elettrica in base alla grandezza stessa degli edifici. Per gli edifici pubblici quest’obbligo è incrementato del 10%.
2) La semplificazione per gli impianti solari. Le difficoltà burocratiche sono oggi uno dei principali ostacoli alla diffusione degli impianti da fonti rinnovabili nel nostro Paese. I Comuni possono fare chiarezza sulle procedure, i passaggi e i tempi per i diversi tipi di impianti. L’obiettivo è quello di far diventare un atto libero e gratuito l’installazione di impianti solari su tutti i tetti al di fuori del centro storico e degli edifici vincolati.
3) Solarizzare i tetti degli edifici pubblici. I Comuni possono dare il buon esempio e installare pannelli solari sui tetti degli edifici pubblici, come scuole, biblioteche, uffici e ottenere un beneficio diretto in termini di risparmio in bolletta.
4) I gruppi di acquisto solare. Come per l’acquisto all’ingrosso e a prezzo moderato dei prodotti agroalimentari, si stanno diffondendo oggi i GAS solari che permettono la condivisione delle informazioni e delle esperienze utili nell’installazione di pannelli solari.
5) Gli “orti solari”. Impianti solari in multiproprietà o collettivi per chi non ha modo di installarli sulla propria abitazione con la possibilità di diventare proprietari di una quota di un impianto solare fotovoltaico. Qui i Comuni possono giocare un ruolo decisivo nella scelta delle aree più idonee e nel coinvolgimento dei cittadini.
6) Integrare il solare nel territorio. Ai Comuni spetta il compito di far sviluppare il solare fotovoltaico anche con progetti di una certa dimensione da realizzare nelle aree maggiormente idonee come i parcheggi, le aree industriali dismesse, le aree cava abbandonate.
7) Costruire una mappa del solare in città. E’ fondamentale raccontare quanto sta succedendo nel territorio e informare i cittadini sullo sviluppo del solare termico, attraverso la realizzazione di mappe degli impianti installati, per descriverne la diffusione e mostrarne le caratteristiche evidenziando i vantaggi concreti in termini di produzione energetica e risparmio.
L’elenco completo dei Comuni partecipanti e il dossier sono su www.campionatosolare.it
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