Contribuirà a garantire la sicurezza del sistema elettrico dell’area. Incrementerà il trasporto della produzione da fonte rinnovabile di 700 MW e ridurrà le emissione di CO2 per circa165 mila tonnellate l’anno
ROMA – “Il 31 gennaio è entrato in esercizio l’elettrodotto a 380 Kv Villanova-Gissi, opera autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico il 15 gennaio 2013 con Decreto n. 239/EL-195/180/2013.” A darne notizia è la Terna Spa.
“L’Abruzzo, una delle regioni con il maggiore deficit elettrico con una differenza del 31,3% (dati 2014) tra l’energia richiesta e quella prodotta, attraverso quest’opera punta a soddisfare e gran parte della carenza infrastrutturale di natura elettrica considerata la causa di notevoli limitazioni all’esercizio e di un elevato rischio di condizioni di black out.
Gli interventi sono consistiti in:
a) realizzazione di un nuovo elettrodotto a 380 kV in doppia terna “Villanova – Gissi” della lunghezza di circa 69,3 km;
b) modifica dell’esistente elettrodotto a 380 kV in semplice terna “Villanova – Gissi”, (interventi puntuali su alcuni sostegni; spostamento dell’asse della linea per una lunghezza di circa 4 km, al fine di permettere il passaggio del nuovo elettrodotto in progetto, secondo l’obiettivo della migliore sostenibilità ambientale);
c) adeguamento delle esistenti stazioni elettriche a 380 kV di “Gissi” e di “Villanova”, senza alterazione del perimetro esterno attuale, con la realizzazione degli stalli linea di estremità funzionali per la connessione del nuovo collegamento in progetto.
Il rafforzamento del sistema elettrico del centro-sud Italia attraverso il raddoppio della linea esistente Foggia-Gissi-Villanova era stato previsto all’interno del Piano di Sviluppo della RTN con l’obiettivo di risolvere le numerose criticità esistenti e immettere in rete in direzione sud-nord una maggiore quantità dell’energia prodotta anche da fonti rinnovabili dalle regioni del sud Italia (in particolare da Puglia e Calabria).
L’elettrodotto contribuirà a garantire la sicurezza del sistema elettrico dell’area, con ritorni sia in termini di efficienza, sia di risparmi per le famiglie e le imprese, grazie alla riduzione di perdite di rete, al miglioramento della sicurezza e della continuità del servizio elettrico dell’area. L’elettrodotto inoltre renderà più affidabile e economica la gestione e la manutenzione della dorsale adriatica; incrementerà la capacità di trasporto per oltre 300 MW di energia, incrementerà il trasporto della produzione da fonte rinnovabile di 700 MW e ridurrà le emissioni di CO2 per circa 165 kt/anno.”