Il Presidente Commissione Lavori pubblici Foschi (Pdl) è intervenuto in replica alle critiche del Pd sui bilanci dell’estate pescarese 2010
PESCARA – Il commento e la replica del Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi alle affermazioni del Pd sull’estate pescarese non mancano di sferzate di pungente ironia nei confronti degli avversari politici. Secondo Foschi gli esponenti del Partito democratico hanno scelto davvero delle brutte méte per le proprie vacanze estive e devono aver trascorso lontano da Pescara gli ultimi tre mesi. Una lontananza che ha impedito prima al segretario Di Marco poi all’ex consigliere Casciano di assistere agli incontri internazionali di beach sport allo Stadio del Mare, agli spettacoli del Festival Internazionale Dannunziano, al Tour di Rtl e alle decine di eventi che hanno caratterizzato gli ultimi tre mesi sulla riviera pescarese.
Ma soprattutto quella lontananza ha impedito loro di assistere alla rinascita turistica di Pescara, piena di visitatori dalla Norvegia, Regno Unito, Olanda e Croazia, non hanno visto la rinascita di una città che il Pd continua a offendere e denigrare, tra l’altro proprio nel giorno in cui la Federazione dei Balneatori, la Fab, ha ufficializzato un incremento del 7 per cento delle presenze turistiche nel mese di agosto sulle nostre spiagge.
Ha affermato ancora il Presidente:
ormai le esternazioni del Pd sull’estate pescarese sono diventate una sorta di ritornello noioso e privo di dati concreti . La realtà è che il Pd, a partire dal segretario Di Marco e dell’ex consigliere Casciano, forse in esilio in qualche località estera, non hanno idea di cosa parlano. Per la prima volta dopo anni per l’intero periodo estivo non si è registrata una disfunzione nel servizio di raccolta dei rifiuti: i balneatori, grazie a una serie di incontri di formazione promossi dall’amministrazione comunale con la Attiva, hanno rispettato le regole per la raccolta differenziata dei rifiuti che è stata perfetta.
Non una volta sono stati segnalati cassonetti strapieni, o buste lasciate a terra sotto il sole, e neanche la presenza delle alghe ha creato problemi, grazie alle unità della Attiva che hanno triplicato il servizio di raccolta del pattume. Non una volta è stato segnalato un cassonetto maleodorante di pesce, è dunque evidente che l’ex consigliere Casciano non ha trascorso la sua estate a Pescara, né tantomeno ha frequentato la riviera, né quella nord né quella sud, né ha avuto la saggezza di confrontarsi con i balneatori prima di prendere carta e penna, balneatori ai quali ha invece attribuito un comportamento incivile, accusandoli di aver gettato ‘lische di pesce’ nei cassonetti dei rifiuti organici.
Da ex amministratore l’ex consigliere Casciano dovrebbe sapere che la normativa vieta di conferire le lische di pesce con gli altri rifiuti organici: i balneatori-ristoratori conoscono invece quella normativa e l’hanno rispettata, evitando qualunque tipo di disagio. Nessun problema è stato registrato sulle spiagge libere, sempre pulite e per la prima volta attrezzate, nessun bagnante si è lamentato, ma né l’ex consigliere Casciano, né il segretario Di Marco, tra l’altro sindaco di Abbateggio, potevano saperlo avendo trascorso l’estate lontano da Pescara.
E per la prima volta dopo anni la riviera di Pescara non si è trasformata in una casbah notturna grazie a un’ordinanza con la quale già da giugno è stata vietata la presenza di bancarelle sul litorale, limitando a otto le postazioni autorizzate per ambulanti ‘storici’, ma soprattutto sono stati predisposti gli opportuni controlli delle Forze dell’ordine per garantire il rispetto di quell’ordinanza. Purtroppo abbiamo dovuto ritardare il ripascimento del litorale sud, per tutelare la presenza dell’uccello fratino che ci ha impedito di prelevare la sabbia dall’area della Madonnina, come più volte ha segnalato il Wwf; e per rispettare tempi e regole abbiamo dovuto far slittare il dragaggio, che pure il governo di centro-sinistra dell’ex consigliere Casciano ha dimenticato per sei anni. La realtà è che l’estate 2010 ha segnato la rinascita di una Pescara turistica che sta iniziando a spogliarsi della veste provinciale cui l’hanno relegata i sei anni di governo precedente, ma l’ex consigliere Casciano e il sindaco di Abbateggio Di Marco non potevano saperlo avendo trascorso l’estate lontano.