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Lettera di Mascia al Ministro Matteoli per declassamento asse attrezzato

da Gulizia Leonello

Il sindaco di Pescara ha inviato ieri una lettera  al Ministro delle  Infrastrutture e dei Trasporti  per declassare l’ asse attrezzato da ‘raccordo autostradale’ a ‘superstrada’ ed evitare così l’applicazione del pedaggio

PESCARA – Il  sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia,ieri mattina, ha firmato e inoltrato una lettera indirizzata, oltre che al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’onorevole Altero Matteoli, anche al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’onorevole Gianni Letta, al Presidente della IX^ Commissione Parlamentare Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, l’onorevole Mario Valducci, e a tutti i parlamentari abruzzesi, ossia i senatori Fabrizio Di Stefano, Andrea Pastore, Filippo Piccone e Paolo Tancredi e i deputati Sabatino Aracu, Carla Castellani, Giampiero Catone, Marcello De Angelis, Giovanni Dell’Elce, Paola Pelino e Maurizio Scelli. E ancora la nota è stata indirizzata al Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi e al Capo Compartimento Anas Regione Abruzzo Valerio Mele. La richiesta contenuta in tale documento è l’ approvazione urgente di un provvedimento legislativo che preveda il declassamento dell’asse attrezzato da ‘raccordo autostradale’ a ‘superstrada’ per evitare l’applicazione del pedaggio e comunque tutelare la sicurezza e l’incolumità degli automobilisti.

Ha ricordato il sindaco:

da mesi ormai stiamo seguendo con attenzione la vicenda relativa all’istituzione del pedaggio anche per l’asse attrezzato di Pescara , provvedimento impugnato dinanzi al Tar per competenza anche dalla Provincia di Pescara con il sostegno dell’amministrazione comunale e il Tar stesso si pronuncerà nel merito mercoledì prossimo, 26 gennaio, mentre lo stesso Consiglio comunale di Pescara lunedì prossimo, 24 gennaio, esaminerà tra l’altro la mozione del Pdl redatta per ribadire la nostra contrarietà al’applicazione della tassa.

Nel frattempo abbiamo appreso appena ieri dallo stesso Ministro Matteoli che in realtà c’è ancora un margine di trattativa, visto che la stesura definitiva del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nel merito non è ancora stata varata, e dunque è il momento per ribadire la nostra richiesta di escludere totalmente l’asse attrezzato dagli assi viari sottoposti a pedaggio, ipotizzando un declassamento dell’asse stesso.

Si legge nella nota del sindaco:

‘Il Decreto legge del 31 maggio 2010 n. 78 recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, convertito nella legge 30 luglio 2010, ha introdotto, all’articolo 15, l’applicazione di un pedaggio sui raccordi autostradali in gestione diretta di Anas Spa, inserendo tra i tratti viari interessati dal provvedimento citato anche il cosiddetto ‘Asse attrezzato’, arteria di collegamento tra Pescara e il territorio della Provincia di Chieti. Come è noto, detta previsione normativa ha generato, tra le forze politiche e all’interno delle collettività interessate, un serrato dibattito in ordine all’inopportunità di porre a carico della comunità abruzzese un ulteriore onere, in un periodo come quello attuale caratterizzato da una forte crisi economica, aggravata, nel caso specifico, dalle conseguenze degli eventi sismici recentemente occorsi nella nostra Regione.

Detto pedaggio, infatti, va a colpire in particolar modo coloro che giornalmente si recano nel capoluogo adriatico per motivi di lavoro, oltre che l’intera economia pescarese, che si basa fortemente sulle presenze delle migliaia di persone che quotidianamente animano la nostra città per motivazioni di carattere commerciale e di utilizzo dei servizi, di studio e di intrattenimento. Allo stato attuale l’applicazione del pedaggio è stata sospesa dal Tar a seguito del ricorso presentato dalla Provincia di Pescara, tuttavia in vista dell’imminente decisione nel merito da parte del medesimo Tribunale Amministrativo, permane la possibilità che a breve la situazione si possa sbloccare in maniera sfavorevole per il nostro territorio, con l’introduzione effettiva del pagamento per coloro che utilizzano l’asse attrezzato, a partire dal primo maggio 2011, data stabilita per l’avvio dell’imposizione dell’onere in questione.

Dai primi approfondimenti tecnici effettuati  è emerso che l’Asse attrezzato, in quanto raccordo autostradale così come definito dalle norme in questione, potrebbe non possedere tutti i requisiti di sicurezza previsti per questa tipologia di arteria viaria, soprattutto in relazione alle caratteristiche delle rampe di uscita e dei guard-rail. Inoltre l’asse attrezzato è stato realizzato con la specifica finalità di facilitare e snellire il traffico veicolare tra il capoluogo adriatico e le zone industriali e commerciali dell’area metropolitana Pescara-Chieti, come testimoniato anche dal notevole numero di svincoli che si snodano lungo tutto il tratto viario, dei quali soltanto alcuni, peraltro in numero limitatissimo rispetto al totale, hanno funzione di raccordo con la rete autostradale.

Pertanto questa amministrazione ritiene di sottoporre alla Vostra autorevole attenzione la possibilità di valutare un’ipotesi di modifica legislativa, che preveda il declassamento di tale strada da ‘raccordo autostradale’ a ‘superstrada’, soddisfacendo in tal modo le due esigenze principali dell’utenza locale, ossia da un lato la tutela della sicurezza e dell’incolumità degli automobilisti e dall’altro la gratuità dell’utilizzo dell’asse viario in questione. Sarà nostra cura fornire, qualora fosse necessario e dopo un’accurata valutazione della normativa in materia, ulteriori chiarimenti in ordine ai parametri di sicurezza legati alla classificazione dell’Asse attrezzato come ‘raccordo autostradale’. Mi permetto quindi di invitarvi, in qualità di massimi rappresentanti del Governo nazionale e di Parlamentari di riferimento della Comunità abruzzese, a voler condividere l’impostazione proposta, in un’ottica sinergica di miglioramento delle condizioni di vita delle collettività interessate che, come noto, vivono ormai da anni una situazione di forte disagio economico e sociale’.

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