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L’Europa al quotidiano: avviata la ricerca EUCROSS coordinata dalla d’Annunzio

da Redazione

E’  promossa dalla Commissione Europea  nell’ambito del 7° Programma Quadro

La Commissione Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro  ha promosso la ricerca EUCROSS  , coordinata dall’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, che intende dare una risposta a vari interrogativi su come i cittadini europei vivono l’Europa nella loro quotidianità. In questi giorni la ricerca ha avviato una grande indagine telefonica che coinvolge un campione casuale di oltre 8000 cittadini italiani, tedeschi, spagnoli, inglesi, danesi, romeni e turchi residenti nell’UE.

L’indagine vuole ricostruire una mappa delle pratiche transfrontaliere che sono effetto del processo di integrazione europea e/o della globalizzazione (ossia dell’esperienza degli altri paese europei e del mondo attraverso la mobilità fisica o virtuale). Si approfondiranno e aggiorneranno così dati preesistenti che raccontano di un’Europa divisa – per esempio – anche nei viaggi: il 75% degli olandesi va all’estero almeno una volta l’anno, contro appena il 28% degli italiani e nemmeno il 10% dei greci (dati Eurobarometro del 2006). In una seconda fase, i ricercatori metteranno a fuoco l’impatto di queste attività sull’immagine dell’Europa e sul senso di solidarietà collettiva degli intervistati.

Tale ricerca il cui titolo per esteso è: The Europeanisation of Everyday Life: Cross-Border Practices and Transnational  ha come Direttore il professor Ettore Recchi, docente di sociologia delle relazioni internazionali e come  partner stranieri : il Leibniz Institut für Sozialwissenschaften (GESIS, Mannheim, Germania), l’Università di Aarhus (Danimarca), l’Institut Barcelona d’Estudis Internacionals (IBEI, Barcellona, Spagna), l’Università di York (Gran Bretagna) e l’Università di Bucarest (Romania).

Sembra importante approfondire questo tema in una fase storica particolarmente delicata come quella attuale, segnata non solo dagli effetti della crisi economico-finanziaria, ma anche dal ritorno di sentimenti nazionalisti radicali e da un diffuso atteggiamento euroscettico. Quali gruppi sociali, quali generazioni, quali persone resistono alle sirene dell’euroscetticismo e dell’antipolitica? Seppur più disincantati e meno sicuri rispetto agli anni appena trascorsi, chi sono oggi gli attori di un progetto cruciale che coinvolge il Vecchio Continente dalla fine della seconda guerra mondiale e lo allontana da secoli di odi e divisioni?

EUCROSS si propone di rispondere a questi interrogativi applicando ad un vasto campione di persone residenti nell’Unione Europea strategie di analisi sociologica di tipo quantitativo e qualitativo, attraverso la rilevazione e la comparazione di quelle pratiche transfrontaliere che danno senso concreto all’essere europei, misurando analiticamente le dinamiche che presiedono alla costruzione quotidiana di un’identità collettiva post-nazionale.

 

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