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“Like – Storie di vita online” arriva la rappresentazione teatrale sul tema del cyberbullismo

da Redazione

Like - Storie di vita onlineBaci Perugina scende in campo con la Polizia di Stato in occasione del progetto teatrale itinerante e rende partecipi i ragazzi con un grande messaggio d’amore contro gli atti e le parole offensive che circolano dentro la rete

PESCARA – Arriva a Pescara all’Auditorium Flaiano la rappresentazione teatrale “Like – Storie di vita online” sul delicato tema del cyberbullismo che va ad integrarsi con la terza edizione della campagna educativa itinerante “Una vita da social” e che vede coinvolti circa 500 studenti degli istituti superiori di Pescara e Chieti. Ancora una volta la Polizia di Stato scende in campo insieme a Baci Perugina, con un solo grande obiettivo: “rendere la rete sempre più’ sicura per evitare che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto della rete”, possano ripetersi”. La parola è un dono ma anche una responsabilità, questo è il messaggio dello spettacolo. La collaborazione con Baci Perugina, da sempre in prima linea e sensibile alle problematiche sociali, ha scelto di fare tappa a Pescara. Parte da qua l’hashtag UNAPAROLAEUNBACIO, il messaggio d’amore dei ragazzi pescaresi per dire no al cyberbullismo e a tutte le forme di violenza verbale e non, che combatte le insidie del web da condividere sul canale ufficiale Facebook Baci Perugina (www.facebook.com/baci) e la pagina Facebook Una vita da social (www.facebook.com/unavitadasocial).

“Baci Perugina, da sempre icona del messaggio d’amore – afferma Manuela Kron, Direttore Corporate Affairs del Gruppo Nestlé in Italia – è lieta di rinnovare la sua collaborazione con la Polizia di Stato e di essere parte attiva all’interno della campagna “Vita da Social”. Vogliamo rendere partecipi i ragazzi di un grande messaggio d’amore contro gli atti e le parole offensive che circolano dentro la rete e che purtroppo non si arrestano al web ma sfociano in gravi episodi di bullismo”.

vita da social PescaraSolo nel 2014 sono state 352 le denunce per reati come stalking, diffamazione online, ingiuria, minacce, furti d’identità digitale o di diffusione di materiale pedopornografico e 60 i minori individuati. Il cyberbullismo si può attuare attraverso furti di identità o video registrati all’insaputa del malcapitato e poi caricati sul web; o ancora con messaggi online violenti e volgari, finalizzati ad offendere e denigrare la vittima; con la pubblicazione di informazioni personali o comunque imbarazzanti su un’altra persona. Nel 2015 il Ministero della Pubblica Istruzione, per arginare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo, ha pubblicato le nuove linee guida che prevedono tra l’altro interventi mirati alla prevenzione del fenomeno attraverso incontri educativi di “web sicuro” con i ragazzi e la formazione degli insegnanti.

“Questa iniziativa formativa – afferma Roberto Sgalla, Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato – riguarda il “mondo di Internet” che offre indubbie opportunità di crescita, ma pone gli adolescenti di fronte a rischi spesso sottovalutati. Compito degli adulti, e in particolare delle Istituzioni che giocano un ruolo fondamentale nella società civile, è non lasciare soli i ragazzi ma aiutarli a muoversi nel mondo virtuale proteggendosi e al tempo stesso coltivando le proprie emozioni. Inoltre, favorire l’ uso consapevole del web, significa anche promuovere corretti processi di socializzazione attraverso i quali si può contribuire efficacemente alla riduzione di comportamenti antisociali”.

Lo spettacolo prende spunto da una drammatica vicenda di cronaca avvenuta a Roma il 20 novembre 2012, quando il quattordicenne Andrea Spezzacatena, studente di liceo, si tolse la vita all’interno della propria abitazione. Solo in un secondo momento la famiglia scoprì che Andrea era stato vittima di pesanti attacchi alla sua persona tramite un social network e accusato di essere gay e conosciuto con l’appellativo “il ragazzo dai pantaloni rosa”. “Like-Storie di vita online” vuole far riflettere gli studenti sull’importanza delle parole, sul loro peso e sul loro valore, facendo fortemente leva sulle emozioni.

In occasione dello spettacolo Baci Perugina coinvolge gli oltre 500 studenti facendoli diventare interpreti di frasi che contengano un messaggio d’amore, sia attraverso  cartigli virtuali da far vivere sui social network,  ma anche con un maxi-cartiglio dove poter scrivere il proprio personale messaggio d’amore contro il cyberbullismo. Al termine della rappresentazione, tutte le dediche saranno raccolte all’interno di un’urna e, tra queste, ne verranno estratte alcune da leggere per condividere insieme i messaggi d’amore dei nuovi e inediti “autori”. L’obiettivo è quello di realizzare una grande scatola ad hoc i cui cioccolatini conterranno i cartigli col messaggio d’amore più bello e significativo, scelto da Baci Perugina, da regalare alla classe dello studente autore della frase.

“Lo scopo di questo progetto – evidenzia Paolo Passamonti Questore della provincia di  Pescara, è quello di sensibilizzare i giovani ad un uso responsabile del web che può facilmente trasformarsi, magari anche in maniera non del tutto consapevole, in strumento di prevaricazione virtuale ai danni dei coetanei più facilmente influenzabili. Inoltre è necessario che i ragazzi ed i loro famigliari siano informati dei rischi connessi all’uso della “rete” e che siano consapevoli dell’importanza di segnalare alle autorità preposte, ai genitori, agli insegnanti ogni comportamento offensivo potenzialmente idoneo a sfociare in fatti di violenza anche psicologica.

“Con questo progetto -dichiara Elisabetta Narciso  Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Abruzzo- ancora una volta la Polizia di Stato scende in campo incontrando gli studenti in un contesto che li vede partecipi di un progetto condiviso da più attori: gli studenti, la scuola e le altre istituzioni che collaborano alla realizzazione di queste iniziative. L’interazione con le scuole è fondamentale e permette di prevenire fenomeni che possono sfociare in fatti penalmente rilevanti informando giovani e genitori sull’uso consapevole del web. I giovani sono i principali frequentatori dei social network ed è necessario che sappiano che aldilà delle grandi opportunità che la rete offre possono celarsi rischi di cui devono essere consapevoli. L’impegno della Polizia Postale, quindi, è quello di informarli sull’uso corretto delle tecnologie ed i rischi ad esse connesse in modo da farli riflettere sulla drammaticità di conseguenze che possono talvolta verificarsi.

In proposito afferma Ernesto Pellecchia Direttore Generale Ufficio Scolastico Regione Abruzzo “l’Ufficio Scolastico della Regione Abruzzo è lieto di concorrere al successo dell’iniziativa “Like-Storie di vita on line” poiché da anni impegnato attivamente nel contrastare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo.

Numerose le azioni messe in campo, ne cito per brevità solo alcune;  la creazione di un Osservatorio regionale Bullismo e Cyberbullismo, composto da enti ed associazioni di settore, che opera a supporto delle scuole ed in continuo dialogo con esse,  corsi di formazione interuniversitari gratuiti per i docenti abruzzesi sul delicato tema della “media education”.

La preziosa collaborazione intrapresa con il Compartimento della  Polizia  Postale e delle Comunicazioni per l’Abruzzo, che ha già visto numerose scuole aderire all’iniziativa educativa  “Una vita da social” nelle città di L’Aquila e Pescara, ci spinge a lavorare con professionalità e rinnovato  impegno al fine di sviluppare nei giovani studenti un uso responsabile di internet che consenta loro di essere fruitori attivi e consapevoli delle nuove tecnologie”.

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