PESCARA – Si avvia al termine la 57ª Stagione Estiva 2009 dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, programmata nell’affascinante cornice del Teatro all’aperto Gabriele D’Annunzio. Come sempre ricco di eventi e coronato quest’anno da un grande successo di pubblico – il cartellone propone in chiusura gli ultimi spettacoli di alto livello artistico e di grande interesse:
Martedì 11 agosto – ore 21,15 sul palcoscenico del Teatro d’Annunzio un capolavoro del repertorio lirico: «La Traviata» di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave tratto dal romanzo “La dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio. Il lavoro è una co-produzione dell’l’Accademia D’Arte Lirica P.Q.I. con l’Ente Manifestazioni Pescaresi. Personaggi e interpreti: Violetta Gladys Rossi Alfredo Germont Andrea Carè Flora Katarina Nikolic Annina Maria Antonella Navarra Gastone Max Renè Cosotti Barone Duphol Davide Ruberti Orchestra Nuova Amadeus Due Direttore e Concertatore Tulio Gagliardo Varas Direttore Artistico Emilia De Cesaris Produzione Accademia D’Arte Lirica P.Q.I. Traviata, che segna la conclusione della “trilogia popolare” dopo Rigoletto e Trovatore, è frutto dell’ispirazione da una rappresentazione a Parigi, nel 1851, del dramma di Alexandre Dumas “La dame aux camélias”, tratto dalla vita di Alphonsine Duplessis, una giovane cortigiana degli anni Quaranta con cui aveva avuto una relazione e che aveva ribattezzato Marguerite Gautier.
Costretto dalla censura a cambiarne in un primo tempo il nome in “Amore e morte” e a spostare la vicenda di un secolo, l’opera, su libretto di Francesco Maria Piave, andò in prima a La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 riscuotendo un clamoroso fiasco. La colpa era da imputare ai temi scabrosi, alle novità introdotte e al livello non all’altezza della compagnia e delle prime parti. Il successo arriverà l’anno successivo, dopo alcuni ritocchi, al teatro San Benedetto di Venezia. La disinibita Violetta Valéry tiene una festa nella sua abitazione: all’insaputa di tutti è un modo per esorcizzare i fantasmi di una grave malattia che l’affligge. A un tratto il nobile Gastone le presenta l’amico Alfredo Germont e l’attrazione che si sprigiona dall’incontro non sfugge all’amante della giovane, Duphol. Durante un ballo Alfredo le dichiara il suo amore e Violetta gli regala una camelia, e gli dice che lo rivedrà quando sarà appassita. E’ la prima volta che lei è davvero innamorata. Alfredo e Violetta adesso vivono felici in una villa. Mentre Alfredo si trova a Parigi giunge il padre di Alfredo, Giorgio, che l’accusa ingiustamente di portare il figlio alla rovina; la realtà è diversa, perché è stata proprio lei a vendere di nascosto i propri gioielli. L’uomo vuole che quella relazione, che dà scandalo, venga troncata, perché essa arreca pregiudizio all’imminente matrimonio della sorella di Alfredo. Violetta, per il bene dell’amato, sacrifica se stessa e lascia Alfredo. I due si rivedono a una festa, dove la ragazza si è fatta accompagnare da Duphol. Lei si rifiuta di raccontargli la verità e viene trattata come una prostituta. Ma ormai il male che la mina si è fatto strada. La ragazza è inchiodata al letto. Il vecchio Germont decide che è giunto il momento di raccontare ad Alfredo come stanno le cose e il giovane corre allora al capezzale dell’amata. La tisi che sta consumando Violetta portandola alla morte non impedisce di far fiorire il più puro dei sentimenti.
Ultimo appuntamento della stagione il 13 agosto con il Balletto di Mosca “Giselle”.
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