TERAMO – A fine giugno una delegazione composta da esperti del Laboratorio di Referenza OIE per le Brucellosi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” si è recata in Zimbabwe per effettuare una verifica ispettiva al Central Veterinary Laboratory di Harare (CVL), nell’ambito del progetto di gemellaggio triennale sulla brucellosi finanziato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE).
La visita per l’audit presso il CVL è durata 4 giorni ed è stata finalizzata a verificare l’andamento, e indirizzare le eventuali azioni correttive, del CVL di Harare rispetto alle tecniche apprese durante la formazione dei tecnici dello Zimbabwe nei laboratori dell’IZS di Teramo. Hanno fatto parte della delegazione dell’Istituto, guidata dal responsabile del progetto Massimo Scacchia, le dottoresse Daniela Morelli, Simona Iannetti e Katiuscia Zilli che hanno supervisionato, rispettivamente, gli aspetti relativi alla Sierologia, all’Epidemiologia, alla Batteriologia e Biologia Molecolare. Le giornate di lavoro sono state aperte e chiuse da brevi riunioni per specificare i punti focali dell’audit e ribadire la necessità di interpretare la verifica quale momento di collaborazione e crescita.
Il 24 giugno gli esperti del Laboratorio di Referenza OIE per le Brucellosi dell’IZSAM sono stati invitati a partecipare al “National Workshop for Strengthening laboratory based Brucellosis surveillance system for its eradication in Zimbabwe Dairy Herds” che ha visto la presenza di circa 60 tra Veterinari Provinciali delle 8 Province dello Zimbabwe, tecnici zootecnici, rappresentanti di associazioni di allevatori, ricercatori provenienti dall’Università, dal Mini
“L’audit ci ha dato l’opportunità di verificare i miglioramenti diagnostici del CVL di Harare” – ha affermato Massimo Scacchia – “Abbiamo ribadito con forza, durante la partecipazione al Workshop, la necessità di creare reti di collaborazione scientifica con le istituzioni che si occupano di Sanità Pubblica in Zimbabwe, nonché di ricevere ‘dal campo’ materiale biologico per diagnosi diretta e indiretta di Brucellosi attraverso la sensibilizzazione dei veterinari pubblici. Del resto stiamo parlando di una malattia trasmissibile all’uomo e una delle modalità di trasmissione è quella di bere latte crudo, prassi abituale in questi areali. La brucellosi umana in Africa è una malattia poco diagnosticata, e spesso confusa con la malaria, dal forte impatto sociale” – ha dichiarato il dirigente veterinario dell’IZSAM.
In occasione della visita la delegazione dell’Istituto ha tenuto una serie di incontri di natura “politica” con i massimi rappresentanti dei Servizi Veterinari del paese, il cui ruolo dovrà essere centrale per l’autosostenibilità del polo di eccellenza che si sta creando presso il CVL di Harare e che ambisce a diventare Laboratorio di Referenza OIE. La delegazione ha incontrato, inoltre, il Permanent Secretary del Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo della Meccanizzazione e Irrigazione, R.J. Chitsiko, figura politica che svolge la funzione del sottosegretario nei ministeri italiani, il Direttore Generale del Ministero e Delegato OIE, Unesu Ushewokunze-Obatolu, e il Direttore dei Servizi Veterinari, J. Nyika. Tutti gli incontri hanno indicato il forte interesse che i rappresentanti istituzionali e politici dello Zimbabwe hanno per il rapporto di collaborazione scientifica con l’IZSAM che, in questo momento, vede nel progetto di gemellaggio OIE e nel SILAB for Africa (il Sistema Informativo dei Laboratori) le due punte di diamante.
COS’È LA BRUCELLOSI
La brucellosi è una malattia batterica che colpisce bovini, bufali, pecore, capre, suini, cani e animali selvatici. Responsabili delle infezioni sono sei specie di batteri appartenenti al genere Brucella. Negli animali l’infezione primaria è spesso seguita da aborto e infertilità e nel tempo tende a cronicizzare. Gli animali infetti eliminano la brucella tramite l’aborto o il feto, i liquidi e gli invogli vaginali, ma anche attraverso il colostro e il latte.
La brucellosi è una zoonosi, pertanto è trasmissibile all’uomo che comunque è un ospite a fondo cieco. L’uomo può contrarre la malattia attraverso il contatto con materiale biologico, soprattutto aborti e invogli fetali di animali infetti, o alimentandosi con latte e suoi derivati non trattati termicamente. Il consumo di carni, anche se derivanti da animali infetti, non rappresenta una via di trasmissione importante. L’infezione nell’uomo è generalmente caratterizzata da sintomi quali febbre intermittente, malessere generalizzato, brividi, emicrania, dolori muscolari e articolari, debolezza e sudorazione profusa. Per evitare la cronicizzazione è necessario seguire una specifica terapia antibiotica.
L’IZSAM CENTRO DI ECCELLENZA PER LE BRUCELLOSI
L’IZS dell’Abruzzo e del Molise è una delle maggiori autorità sulle brucellosi in ambito nazionale e internazionale. Nel 1993 è stato designato Laboratorio di Referenza per le Brucellosi dall’OIE, l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale. L’OIE dispone di una rete di Laboratori di Referenza diffusa in tutti i continenti. Ciascun Laboratorio si impegna a fornire assistenza tecnica, scientifica e consigli di esperti su temi legati alla sorveglianza e al controllo della malattia per la quale è responsabile. Il Laboratorio di Referenza fornisce formazione scientifica e tecnica per il personale di altre nazioni, coordina gli studi scientifici e tecnici in collaborazione con altri Laboratori o Organizzazioni, anche attraverso progetti di gemellaggio (OIE Laboratory Twinning). Con il Decreto del 4 ottobre 1999 Il Ministero della Sanità ha attivato presso l’IZSAM di Teramo il Centro di Referenza Nazionale per le Brucellosi.
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