Dal punto di vista del visitatore lo schema della serate proposte funziona per accumulo e somma di stimoli. Ecco cosa c’è da vedere e provare nelle tre ore di questo itinerario serale:
Per raggiungere il Museo Acerbo, dove avviene la bigliettazione, ai visitatori è consigliato di percorrere la Via del Baio, la più elegante del paese, dove si concentrano i palazzi nobiliari e gentilizi di Loreto. Alla sua eleganza ha contribuito significativamente l’intervento dell’architetto ed ingegnere Francesco Valentini (1824-1888), che intorno alla metà del XIX secolo ha ridisegnato in chiave neoclassica i palazzi più rappresentativi insistenti sulla via: palazzo Valentini, palazzo Acerbo, il cosiddetto Castello Chiola ed il palazzo Casamarte, che rappresenta una delle residenze nobiliari più significative di Loreto Aprutino, nonché un’emergenza di sicuro rilievo nel novero dell’architettura civile abruzzese tra ‘700 e ‘800. La prospettiva di Via del Baio si conclude con il bel portico cinquecentesco del complesso di San Pietro Apostolo, una antica abbazia già esistente nel 1066.
Il Museo Acerbo è un luogo privilegiato per scoprire una manifattura caratteristica dell’Identità abruzzese: le antiche maioliche di Castelli. Il loro elevato interesse storico artistico le porta ad essere presenti nei maggiori musei d’arte del mondo: dal Louvre, al British, all’Ermitage, al Metropolitan, ecc. Le sei sale espositive del Museo ospitano una delle più belle collezioni mondiali di queste antiche ceramiche, in gran parte prodotte tra la metà del ‘500 e dell’800. Se ne scoprirà la storia affascinante, legata al barone Giacomo Acerbo, se ne apprezzeranno i vari stili che vi sono documentati, nonché l’architettura eclettica dell’edificio che la ospita e del relativo allestimento, progettati negli anni ’50 dall’architetto ed ingegnere Leonardo Palladini (1895-1959), stretto collaboratore dell’architetto Gino Coppedé, autore del famoso quartiere “Coppedé” a Roma.
Come si entra nella prima sala del Museo si è presi dalla bellezza: si entra all’improvviso in un vortice di colori, di ornati, di forme, che conquistarono il gusto di una ricca e raffinata committenza aristocratica dell’epoca e che tuttora – assicura la guida museale – “fa rimanere i visitatori a bocca aperta”. Lo sguardo è subito attratto dai grandi piatti da parata barocchi, istoriati dal celebre pennello di Francesco Grue e dalla scenografica esposizione dei sontuosi vasi da consolles del Settecento, dipinti da altri valenti decoratori castellani. Un vortice di bellezza che prosegue anche nelle cinque sale successive, che custodiscono il resto delle 570 maioliche della Collezione.
Si passa poi alla scoperta del Museo dell’Olio e l’impatto è subito dei più suggestivi: il suo monumentale edificio, noto come “Castelletto Amorotti”, è attribuito alla creatività del pittore Francesco Paolo Michetti (1851-1929). Infatti, l’illuminato imprenditore agricolo che lo fece erigere nel 1880, Leonardo Baldini Palladini, era un amico del celebre artista ed un amante dell’arte. Pertanto, l’aspetto non è quello di un comune edificio dell’epoca destinato alla lavorazione di prodotti agricoli, ma si presenta come un piccolo castello fiabesco, in stile neogotico, con tanto di torre merlata, finestre e portali ogivali e persino una bizzarra scultura zoomorfa affacciata ad una finestrella. Entrando, la suggestione aumenta, perché le strane curiosità ed il legame con l’arte si colgono ovunque; inoltre, si avverte la sensazione che tutto sia rimasto al proprio posto, come all’epoca del Michetti; subito colpisce la straordinaria eleganza di alcune bottiglie per l’olio d’oliva, realizzate in cristallo di Boemia, davvero uniche al pari del monumentale espositore in legno e ottone dorato disegnato dal Michetti per la storica Esposizione di Palermo del 1891-92. Inoltre, stupiscono i prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali che Baldini Palladini ottenne per la sua attività olivicola e che raccolse in un bel medagliere: sono diverse medaglie artistiche, d’oro e d’argento, conseguite in occasione di appuntamenti importanti, quali l’Esposizione Universale di Parigi del 1900, quella suddetta di Palermo, Le Esposizioni Riunite di Milano del 1894, ecc. La lista delle stravaganti curiosità e di esempi straordinari di arti applicate che si possono scoprire con questa visita è lunga ed affascina anche i più piccoli.
Dopo una breve passeggiata tra i vicoli del centro storico, si svela una suggestiva oasi verde: è il Parco dei Ligustri che sorge sul luogo di un giardino di inizio Novecento, ricostruito dopo decenni di abbandono. Nel lussureggiante giardino ci sono decine di specie arboree e arbustive, tra cui un grande olmo storico che supera i 25 metri di altezza e un antico esemplare di Bosso che ha più di 100 anni. E’ un paesaggio boschivo quello ricostruito, che produce un microclima unico, con un abbassamento di temperatura percepita interna che può giungere a circa 3° C rispetto a quella esterna. Impossibile non concludere questo percorso sensoriale nella Terrazza panoramica tra gli ulivi, all’interno del parco, che promette l’esperienza di un aperitivo loretese con superba vista panoramica sul borgo durante il tramonto. Interamente dedicato ad assaggi di cibo e vino locali, si svolge nel cuore di un paesaggio famoso, tra i primi ad aver avuto l’ambito riconoscimento di paesaggio rurale storico identitario italiano.
E’ disponibile un programma dell’iniziativa in lingua inglese sul sito Life in Abruzzo (https://lifeinabruzzo.com/loreto-aprutino-summer-soirees/), che ha dedicato un articolo a questa iniziativa. La prenotazione è obbligatoria e occorre contattare la Fondazione Musei Civici di Loreto Aprutino al seguente indirizzo: info@museiciviciloretoaprutino.it oppure telefonando al numero 085.8291589, dal martedì alla domenica negli orari 10-13 e 17-19.
Costo, incluse le visite guidate e l’aperitivo € 24 a persona
Riduzioni per bambini di età
Ingresso gratuito per i bambini di età inferiore a 4 anni
La prenotazione è obbligatoria il giorno prima della visita; saranno obbligatorie le mascherine in tutti gli spazi interni ed è obbligatorio il Green Pass per la visita ai musei.
info@museiciviciloretoaprutino.it, 085 8291589 dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.30
Indirizzo biglietteria Via G. Acerbo, 1, 65014 Loreto Aprutino
Consigliato abbigliamento comodo, con pantaloni lunghi e scarpe da passeggio per l’uliveto e per le sedute costituite da balle di paglia.
L’evento si svolgerà nel pieno rispetto della normativa anti-COVID19.
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