Domenico Cappuccilli: “Ulisse ha faticato per arrivare a Itaca dove c’erano i suoi affetti, tutto quello che era più importante per lui”
PESCARA – “Ulisse ha faticato per arrivare a Itaca dove c’erano i suoi affetti, tutto quello che era più importante per lui. Il paziente naviga su questa barca per raggiungere la ‘sua’ Itaca che è la guarigione”. Con queste parole Domenico Cappuccilli, presidente della sezione interprovinciale Pescara-Teramo dell’Ail, ha salutato al Porto Turistico l’arrivo di “Sognando Itaca”, la barca a vela dell’Associazione contro le leucemie, linfomi e mieloma, partita il 4 giugno scorso da Trieste con un equipaggio formato da skipper professionisti, pazienti, medici, infermieri e volontari. Dopo Venezia, Ravenna, Rimini, Pesaro e Ancona, l’imbarcazione ha fatto tappa a Pescara, dove si è svolto, come in ogni porto di attracco, l’Itaca Day, una giornata di sensibilizzazione per ribadire l’importanza della velaterapia come metodo utile per la riabilitazione psicologica e il miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
Il “Progetto Itaca”, nato dieci anni fa a Brescia da un’idea di un giovane amante della vela che purtroppo non ha vinto la sua battaglia contro la malattia, è diventato l’iniziativa centrale della Giornata nazionale contro le leucemie linfomi e mieloma, che verrà celebrata il 21 giugno prossimo a livello nazionale. In occasione del decennale del progetto, la barca concluderà, per la prima volta, il suo viaggio proprio ad Itaca, dopo aver fatto tappa a Trani, Brindisi e Taranto.
“E’ un’esperienza bellissima anche per chi, come me, ha navigato per un piccolo tratto – ha ribadito Cappuccilli, che è stato a bordo dell’imbarcazione da Ancona a Pescara – La solidarietà, quella vera, si leggeva negli occhi di tutti”.
L’importanza di questo tipo di iniziativa è stata sottolineata anche da Dario Mio e Luciano Galloni, membri dell’equipaggio, nel corso dell’incontro che si è tenuto nella sede dell’Assonautica con i volontari dell’Ail Pescara. “Questo progetto è una pausa che consente di prendersi un po’ di tempo, soprattutto quando si è pazienti e si è sottoposti a cure che scandiscono la vita – ha raccontato Mio che ha sconfitto un linfoma non Hodgkin – In barca si è tutti alla pari, non ci sono differenze tra medici, infermieri e pazienti, si fa parte di un team”.
“Il sogno finalmente si realizza perché quest’anno approderemo a Itaca e sarà veramente un momento bellissimo – ha aggiunto Galloni, che ha seguito il progetto dalla sua ideazione – La barca ci accomuna tutti, il paziente si mette al timone, si riprende la vita e noi facciamo da sparring partner”.
All’incontro ha partecipato anche il dottor Paolo Di Bartolomeo, primario del Dipartimento di Ematologia dell’ospedale di Pescara che ha sottolineato l’importante ruolo svolto dall’Ail nel campo della ricerca clinica. “Senza ricerca non si va avanti – ha affermato – Nell’ambito di quella clinica vengono avviati molti studi innovativi per i quali c’è bisogno di cooperazione fra tanti centri ematologici. Oggi, gran parte di questi studi viene finanziata dall’Ail, nello specifico dalla Fondazione Gimema, (Gruppo italiano malattie ematologiche nell’adulto) che è una diretta propaggine dell’associazione”. Il dottor Di Bartolomeo ha anche ricordato l’attività svolta dal Dipartimento di Ematologia, il più grande d’Italia, con “62 posti letto contro i 30 della media nazionale, di cui 40 per gli adulti, 10 per i bambini e 12 camere sterili per i trapianti. Assistiamo inoltre 100 pazienti nel Day Hospital per gli adulti, una ventina in quello pediatrico e 80 a domicilio” ha concluso.
Il saluto istituzionale all’equipaggio di “Sognando Itaca” è stato portato dalla consigliera comunale e pediatra Tiziana Di Giampietro che ha ricordato come il Dipartimento di Ematologia sia un’eccellenza per l’Abruzzo e un punto di riferimento nell’Italia Centrale, dal comandante in seconda della Capitaneria di Porto, Antonio Catino e dal capitano Maurizio De Angelis, del comando provinciale della Guardia di Finanza. Al termine dell’incontro, alcuni piccoli pazienti hanno visitato la barca a vela (un King Arawak-Sciomachen Vagabond 58′) insieme ad Antonio Oro, testimonial dell’Ail Pescara
“Sognando Itaca”, capitanata dallo skipper professionista Maurizio Martini, dopo la tappa di Pescara ha proseguito il viaggio verso Trani.