Con quest’ottimo biglietto da visita, Di Renzo si presenta per la prima volta nel palcoscenico professionistico alla soglia dei ventotto anni, compiuti quattro giorni fa.
«Se ho fatto questa scelta – le sue prime parole – è per misurarmi in Serie C dopo aver scalato categorie su categorie partendo dal basso. Il secondo fattore è stato sicuramente il mister Zichella che mi conosce molto bene, il terzo è la piazza, davvero difficile da rifiutare, con un club che mi ha fatto una corte serrata, nonostante abbia sempre giocato in Piemonte e Valle d’Aosta. Posso ricoprire praticamente tutti i ruoli del pacchetto offensivo, da prima, seconda punta o da esterno, pur avendo una certa statura (189 cm, ndr): dicono abbia una buona tecnica ed un discreto tiro, ma lascerò giudicare il campo.
Il mio procuratore (Libertazzi, ndr) mi ha parlato molto bene di Teramo, sarà perché qualche anno fa qui è esploso Lapadula, che peraltro conosco da tempo avendoci giocato da bambino con la Juventus e mi ha vivamente consigliato quest’opportunità. So bene che se dovessi disputare una stagione di rilievo qui, potrebbe ancora schiudersi davanti a me una carriera importante: è una carta che mi giocherò con il massimo delle motivazioni. Anche se non sono mai stato in Abruzzo, forse Teramo era nel mio destino, visto che mio padre è nato a Torricella Sicura prima di trasferirsi a Torino. Magari avrò qualche parente da conoscere, chissà…».
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