A quasi 50 anni dalla sua pubblicazione, L’avventura di un povero cristiano rimane un libro chiave per comprendere l’ideologia e l’etica di Ignazio Silone. Lo scrittore di Pescina sceglie come suo personaggio ideale l’eremita del Morrone, Pietro Angelerio, eletto papa nel 1294 con il nome di Celestino V, che abdicò pochi mesi dopo, e lo rende protagonista dell’eterno conflitto tra l’uomo libero e il potere, facendone il simbolo di un cristianesimo umile e vicino ai poveri, molto vicino a quello predicato oggi da papa Francesco Bergoglio.
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