PESCARA – La gioia di ieri per McCurry, lascia il posto oggi alla tristezza per la morte del grande scrittore Luis Sepulveda Premio Flaiano per la narrativa nell’edizione del 1993. Lo ricordiamo così, e di come lo conoscemmo: ”Si aggirava tra la gente un giovane scuro di pelle, con la barba un po’ incolta, sorridente e impacciato. Vestiva un abito bianco che lo distingueva ad uno sguardo lontano. Quando prese posto tra i premiati molti si chiesero chi “fosse costui”. Il suo nome era Luis Sepúlveda, scrittore cileno dalle grandi speranze. Il romanzo per il quale sarebbe stato premiato di lì a poco, “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”. Più che un romanzo, era un lungo racconto che muoveva da un rapporto tra l’uomo e l’animale, sulle orme di Melville e del capitano Achab. Stavolta l’ambiente era la foresta amazzonica dove un vecchio uccideva una femmina di “tigrillo” in cerca di vendetta”.
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