Gli studenti sottolineano che servono certezze, servizi e dialogo per contrastare la “fuga” dall’ateneo aquilano
L’AQUILA – L’Unione Degli Universitari L’Aquila alla luce dell’annuncio del Sindaco dell’Aquila di voler trasferire gli studenti dalla residenza Campomizzi all’ ex caserma “Francesco Rossi”, struttura di cui in città si sta parlando molto, ma per la quale non vi sono ancora progetti concreti e tempistiche definite, precisa quqnto segue:
“La concessione d’uso della Campomizzi all’ADSU L’Aquila è scaduta e, come già avvenuto in passato, si rischierebbe così di perdere l’unica residenza universitaria pubblica esistente nella regione Abruzzo.
Questa possibilità è parsa concretizzarsi durante lo scorso Consiglio di Amministrazione dell’Azienda per il Diritto allo Studio, dato che in seduta siamo venuti a conoscenza di una riunione tenutasi fra comune, ministero della difesa e Azienda stessa, cui oggetto di discussione è stato il rinnovo del comodato d’uso della caserma Campomizzi.
L’Udu L’Aquila ritiene indispensabile il rinnovo di questo accordo in quanto permetterebbe di continuare ad usufruire di una struttura che ha permesso agli studenti, subito dopo il sisma del 2009, di avere una sistemazione dignitosa e a prezzi accessibili.
La residenza Campomizzi è, e ci impegneremo affinché possa continuare ad esserlo, una struttura fondamentale per la città e per tutti gli studenti che grazie ad essa hanno la possibilità di studiare nell’ateneo aquilano. La discussione su altre strutture, in questo momento non disponibili, è controproducente essendo a livello fattuale inattuabile: a noi studenti servono certezze, che in questo momento possono essere date solo dalla residenza pubblica già esistente.
Come Unione degli Universitari continuiamo inoltre a lamentare la totale assenza di dialogo fra istituzioni e studenti, dal momento che siamo noi ad usufruire della residenza e dei servizi erogati dall’ADSU: pur essendo quindi noi gli unici fruitori del servizio nessuna delle parti coinvolte in questa discussione ha ritenuto opportuno confrontarsi con gli studenti. Si potrà iniziare a discutere con gli studenti di progetti futuristici sulla Ex Caserma Rossi e sui Progetti Case solo dopo che saranno date delle certezze sulla residenza Campomizzi.
La solidità dei servizi serve anche e soprattutto per contrastare la possibile fuga di molti studenti, che sta avvenendo non solo a causa degli eventi che hanno sconvolto la nostra regione nell’ultimo periodo. In seguito ad alcune azioni messe in campo, come la chiusura delle strutture pubbliche, delle scuole e dell’università,
L’Aquila è stata, purtroppo, mostrata alle cronache come una città in cui è difficile vivere e in cui, nonostante la ricostruzione post sisma, le strutture non sarebbero sicure. Si sta attraversando un periodo di grandi incertezze e paure che sta causando l’allontanamento degli studenti dal capoluogo, portandoli anche a scegliere di non tornare per sostenere gli esami.
La fragilità del territorio in cui viviamo sta quindi comportando un rischio di spopolamento che il nostro ateneo e la nostra città non può permettersi. Un’eventualità tale può essere contrastata con diverse scelte e fra queste, per noi, sono fondamentali i servizi agli studenti e il diritto allo studio. In forza di questo perdere una struttura come la Campomizzi, in un momento così delicato, significa alimentare ulteriore incertezza sul sistema universitario aquilano ed eliminare un elemento attrattivo importante per il nostro ateneo.
Ad oggi, dunque, con le difficoltà cui si deve far fronte, è di fondamentale importanza tutelare il diritto allo studio e dare sicurezze agli studenti. Per questo l’Udu L’Aquila chiede un impegno concreto da parte di tutti gli attori agenti per il rinnovo immediato del contratto della residenza Campomizzi e il coinvolgimento degli studenti nelle discussioni sulla residenzialità e sulla città universitaria”.