Un rigore fallito e una distrazione difensiva condannano la squadra di Patriarca alla resa
PIOMBINO DESE (PD) – Nel posticipo dell’ottava giornata di campionato sconfitta di misura per il Pescara calcio a 5 che cede nel finale alla Luparense per 3-2. Come già successo per le partite contro Marca e Asti la squadra ha vanificato con alcune leggerezze tutto quello che di buono ha prodotto durante la partita. In particolare due episodi hanno condannato alla sconfitta la squadra biancazzurra: un rigore fallito ed una grande distrazione difensiva. Giustificata la rabbia del tecnico a fine partita. Un’altra preziosa occasione buttata al vento in una giornata dove anche un pareggio avrebbe fatto comodo per la classifica e non solo quindi per il morale.
Nel prossimo turno sarà d’obbligo centrare i tre punti contro il Napoli, squadra non facile da affrontare e dove sarà assente Mauricio per squalifica mentre Bruno si è infortunato nella gara di ieri ma per i tempi di stop bisognerà attendere il responso medico nei prossimi giorni.
IL MATCH – I biancazzurri partono in controllo e sono inizialmente padroni del gioco. Dura poco perché Colini chiama minuto e striglia i suoi. La Luparense alla ripresa del gioco sblocca subito il risultato con una punizione di Merlim che lascia di sasso Barigelli. I delfini sbandano ma quando il peggio sembra passato il duo arbitrale sale in cattedra assegnando un rigore per una trattenuta avvenuta ben al di fuori dell’area. Merlim ancora una volta non lascia scampo al portiere pescarese. Partita maledettamente in salita ma il Delfino non molla e sul finire della prima frazione trova la rete con Nicolodi.
Si va così al riposo e quando si torna in campo, dopo 10″, Romano, migliore in campo della pattuglia biancazzurra in estirada trova il pari. La partita si fa vibrante e le occasioni fioccano su entrambi i versanti. La Luparense un po’ stanca per quanto speso, soprattutto nel primo tempo, progressivamente declina e quando gli arbitri concedono al Pescara un rigore fasullo, forse, quanto il primo, il destino della partita sembra segnato. Putano però conferma la sua fama di para rigori e ribatte la conclusione di Eka. Così, quando a meno di 4′ dalla fine un malinteso tra Duarte e Foglia permette a Canal di battere con un facile diagonale Barigelli, la beffa è compiuta o quasi. A 6″ dalla fine infatti ancora Eka avrebbe la palla giusta da scaraventare in rete ma preferisce alla sciabola il fioretto e Putano ci mette la classica pezza.
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