PESCA
Il Rapporto sullo stato della Legislazione Regionale del 2015 regala all’Abruzzo il terzo posto a livello nazionale nel rapporto fra leggi approvate e leggi impugnate e il non apprezzabile primato di regione con il maggior numero di leggi, in valori assoluti, impugnate dal Consiglio dei Ministri.
Nonostante l’attento lavoro degli uffici legislativi nel predisporre schede tecniche a supporto delle proposte legislative, l’attuale maggioranza fra forzature regolamentari, mancato rispetto della gerarchia delle fonti e volontà politiche discutibili, ha fatto in modo di far piazzare la regione al terzo posto per leggi impugnate da parte del Governo centrale”.
Alla luce di questa analisi, si evidenzia la necessità di procedere immediatamente a un riordino legislativo e alla contestuale riduzione del sistema normativo regionale al fine di garantire omogeneità, chiarezza e semplicità.
“È una vera e propria ragnatela burocratica – ha sottolineato la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi – l’Abruzzo ed i cittadini abruzzesi devono sottostare ad una media di Leggi che è il doppio rispetto a tutte le altre regioni d’Italia.
È una vera e propria ragnatela burocratica che attanaglia cittadini ed imprese e che quindi contribuisce a creare anche contenziosi tra cittadini ed Enti e tra imprese ed Enti.
Evidentemente la Regione facile e veloce che prometteva il presidente D’Alfonso in campagna elettorale noi non l’abbiamo vista ma non si vede nemmeno all’orizzonte. Quello che noi proponiamo è, una serie di provvedimenti, innanzitutto un provvedimento taglia-Leggi. Chiediamo una ripulitura delle oltre 2.800 Leggi in Abruzzo in modo tale che tutte quelle Leggi che sono che sono ancora in vigore ma che sono superate da altre norme, vengano abrogate in modo da snellire tutto l’ordinamento.
Poi la redazione di testi unici, ovvero un testo unico per ogni materia, pensiamo all’Agricoltura, all’Urbanistica, all’Ambiente, in modo tale che ci sia un’unica Legge di riferimento per ogni materia. Una Legge forse più lunga ma completa e di facile consultazione. Le Leggi devono semplificare la vita agli abruzzesi e alle aziende e non complicarla.
L’esempio è quello del Trentino Alto Adige che guardiamo tutti come un esempio di regione sviluppata, vicina al cittadino, efficiente e che funziona, il Trentino Alto Adige ha poco più di 500 norme, l’Abruzzo 2.800, è evidente che è il tempo di darci un taglio”.
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