Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota del Movimento Cinque Stelle
Un’azione compatta e diretta quella che il Movimento Cinque Stelle porta avanti per la denuncia dell’attuale politica energetica abruzzese, ovvero, trivellazioni & contraddizioni. Uniti nel voler tutelare la vocazione turistica ed ambientale della Regione Abruzzo, i portavoce alla Camera dei Deputati, al Consiglio della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara del M5S, infatti, sono i firmatari di numerose ed incise azioni che vanno a contrastare la nebulosa e la contraddittoria politica energetica del PD. Il partito di Renzi, infatti, se sul versante nazionale consuma uno scempio ecologico attuando il decreto sblocca Italia, che trasformerà la nostra regione verde in regione nera, dall’altra trova le promesse elettorali di rappresentanti della Regione e Comuni completamente in contraddizione con la linea nazionale, come nel caso delle autorizzazioni alle trivellazioni. C’è da chiedersi se il Presidente Luciano D’Alfonso ed i sindaci interessati abbiano il coraggio di portare fino in fondo gli impegni presi con i cittadini contrastando le linee guida che arrivano da Roma con l’attuazione del famigerato decreto.
IL PD E L’ASSENZA DI CHIAREZZA
Una linea politica poco chiara che vede nei rappresentanti regionali e comunali del PD un’incoerenza di fondo. Il decreto cosiddetto sblocca Italia, in vigore dal 12 settembre, pone delle preoccupanti basi per uno scempio incontenibile.. Ne ricordiamo i punti di nostro esclusivo interesse: 1) la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi diventeranno attività di pubblica utilità; di conseguenza i decreti attuativi prevedranno l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio dei beni in essi compresi: un grave danno anche economico per i proprietari dei terreni interessati, in considerazione del fatto che in Abruzzo un terzo del territorio è soggetto a vincoli minerari di idrocarburi (più della metà nella fascia costiera) 2) Le autorizzazioni avranno effetto di variante urbanistica, per cui sia la regione che molti comuni verranno spogliati delle proprie prerogative sulla programmazione territoriale. 3) Le attività di estrazione di idrocarburi sulla terraferma passeranno da competenza regionale a competenza statale e saranno 19 titoli minerari tra ricerca ed estrazione in terraferma. La provincia più colpita sarà quella di Chieti. A questi bisognerà aggiungere tutte le nuove autorizzazioni che il Ministero dello Sviluppo Economico rilascerà. 4) Il rilascio del titolo di concessione di attività sui giacimenti sarà unico (attualmente le autorizzazioni per le attività di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi sono separati), e le autorizzazioni avranno una durata di oltre 40 anni. 5) Le norme contenute in questo decreto si applicheranno anche ai procedimenti in corso e vigenti.
L’INDIFFERENZA DEL GOVERNO
Un Governo indifferente alle richieste dei ben 40mila cittadini che lo scorso 13 aprile hanno partecipato alla manifestazione per dire No ad Ombrina Mare, il Governo è indifferenze alle varie interrogazioni del Deputato Gianluca Vacca, nate dopo aver ascoltato i cittadini abruzzesi che amano la propria Regione e all’interpellanza del 15 luglio u.s. in Regione del neoconsigliere Pietro Smargiassi.
L’UNIONE DEI CINQUE STELLE E L’IMPEGNO CHIESTO AL PRESIDENTE
Il Movimento 5 stelle Abruzzo nella sua totalità, chiede un impegno sostanziale della amministrazione Regionale e di tutti i Comuni interessati, ad impedire che il nostro territorio diventi una colonia al servizio delle multinazionali del petrolio. Ci rivolgiamo inoltre al Presidente D’Alfonso per ricordargli le sue dichiarazioni di qualche tempo fa, riguardo “….la propria contrarietà a qualsiasi progetto atto a minare la bellezza e la veduta dei nostri mari, esprimendo quindi un no chiaro e resistente alle piattaforme petrolifere, nello spirito di avere una regione Abruzzo sempre più bella e vivibile, in cui la qualità della vita dei cittadini rappresentasse elemento irrinunciabile e inamovibile…”. Rinnoviamo l’appello a tutte le forze politiche abruzzesi, alle associazioni, e a tutti i cittadini, per attivarsi a salvaguardia del nostro territorio. L’Abruzzo è una Regione votata alle produzioni agroalimentari, al turismo sostenibile.