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Macchemito a Lanciano per parlare della figura del Longino

da Redazione

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LANCIANO – Una delle figure più iconiche di tutta la cristianità è quella di Longino: sono tante le leggende che lo riguardano intrecciandosi e sovrapponendosi, una di queste riguarda l’Abruzzo ed in particolare Lanciano (Ch), protagonista della puntata di Macchemito su Buongiorno Regione, rubrica di Paolo Pacitti e riprese Rai di Sem Cipriani, con lo scrittore abruzzese Peppe Millanta.

Longino, è il soldato romano che colpì il costato di Cristo ed è legato all’Abruzzo da una lunga tradizione, e probabilmente lo stesso nome di Lanciano deriva da questo personaggio infatti è immediata la correlazione tra i nomi Longino e Lanciano e lo stesso stemma del paese raffigura una lancia che punta verso il sole, forse quella dello stesso soldato romano che si è lasciato “illuminare” da Cristo, dopo averlo colpito.

“La storia di Longino riemerge piuttosto tardi, alla fine del 1700 quando facendo dei lavori venne ritrovata la fontana romana con un’iscrizione ‘Quintus Cassius Longinus sua peccata fecit’ – spiega lo storico Domenico Maria Del Bello – e tornando indietro nel Medioevo si scopre che c’è una Chiesa dedicata a questo Santo e solamente negli anni ’80 una scrittrice polacca scrive un romanzo sostenendo che il Longino era originario dell’antica Anxanum”.

Secondo uno dei racconti che lo riguardano Longino, dopo essersi convertito tornò da Gerusalemme nella sua città natale, Lanciano, dove si mise a predicare inimicandosi i potenti che lo catturarono e lo giustiziarono; il luogo del suo martirio si trasformò in luogo di devozione dove fu costruita la Chiesa oggi nota come San Legonziano, forse una variabile del suo nome e dove avvenne il miracolo di Lanciano.

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