PESCARA – Sono 103 gli enti del terzo settore che ora i cittadini possono conoscere con un click, attraverso il portale “Ma.D.Ri.”, che sta per Mappatura Dinamica delle Risorse, intese per risorse sociali, educative, aggregative e socio-sanitarie di Pescara. Il progetto è stato presentato ieri mattina, nella sala Tinozzi della Provincia, durante un convegno che ha visto la partecipazione di tutti i partner, vale a dire l’assessorato alle Politiche sociali del Comune, con l’assessore Adelchi Sulpizio e Roberta Pellegrino, responsabile del servizio Programmazione sociale e misure straordinarie per il Welfare, l’università “d’Annunzio”, con Mara Maretti, professoressa ordinaria di sociologia del dipartimento di Scienze giuridiche e sociali e Luigia Belli, e la Caritas diocesana di Pescara-Penne, con il direttore Corrado De Dominicis, per concludere con Maiora.
“Attraverso questo portale (https://madri.comune.pescara.it/) i cittadini possono sapere immediatamente a chi possono rivolgersi, per l’erogazione di una lunga serie di servizi, con tutte le informazioni necessarie su indirizzi, contatti, orari. È uno strumento che si può arricchire, un punto di partenza e non un punto di arrivo”, ha detto Sulpizio ricordando che è stata già realizzata nei mesi scorsi la Carta dei servizi sociali, un volumetto di facile fruizione.
Pellegrino ha fatto il punto sui servizi inseriti nel Piano sociale sottolineando che in città “sono passati da 30 a 78, con un totale di cittadini che beneficiano del sistema del welfare pari a 23mila unità (prima erano novemila). Tutto questo lo abbiamo fatto insieme, con voi”, ha detto Pellegrino rivolgendosi ai rappresentanti dei tanti enti del terzo settore che oggi hanno assistito alla presentazione di Madri e che partecipano alla erogazione dei servizi, in co-progettazione con il Comune.
“La mappatura è dinamica, va aggiornata di volta in volta, anche con altre realtà, e il dialogo che abbiamo alimentato per Madri va rilanciato anche tutti i vari ambiti del sociale”. Per arrivare alla mappatura l’Università è partita dal contattare 758 associazioni che risultano dai vari albi: tra queste è stato possibile inviare una scheda per la mappatura solo a 367, e 103 sono state quelle che hanno risposto.
“Continueremo a lavorare per inserire altre associazioni e per il follow up”, ha detto Belli mentre Maretti ha sottolineato che “l’obiettivo è quello di costruire un welfare di comunità sempre più connesso e l’università ha partecipato con entusiasmo al processo virtuoso che il Comune ha avviato con una importante intuizione”.
“Il portale”, ha spiegato De Dominicis illustrando come si accede alle varie schede, “potrà essere arricchito con le associazioni che non siamo riusciti a raggiungere e vuole rappresentare una vetrina per tutti gli enti presenti, una possibilità per farsi conoscere, veicolata dal Comune, oltre che una risposta per i cittadini. Possono essere utili, per l’implementazione di Madri, i tavoli che ci vedevano coinvolti prima del Covid e che vanno ripresi”.
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