Squadre sul territorio per il monitoraggio e il ripristino di forniture di acqua e gas
ORTONA (CH) – Da questa mattina le squadre del Comune di Ortona sono sul territorio per riaprire le strade, sgomberare gli alberi caduti, pulire il fango e ripristinare le tubature di acqua e gas.
In particolare sul fiume Moro, nella zona di Ripari, una squadra è all’opera per riparare il danno della caduta di una condotta o ponte di servizio che fornisce le contrade di Ripari e Bardella e nel corso della giornata la fornitura dovrebbe essere ripristinata. Ai residenti della zona che sono rimasti da ieri sera senza gas e acqua il Comune ha distribuito acqua potabile attraverso i volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile.
I fiumi Foro, Arielli e Moro sono rientrati negli argini e le condizioni di alcune famiglie monitorate si stanno normalizzando.
Questa mattina il Sindaco Enzo d’Ottavio e il Vice Sindaco, Nadia Di Sipio, hanno fatto i sopralluoghi a c.da Santa Lucia per monitorare la frana a valle di palazzo Borgo la Valle e al Lido Riccio, dove gli stabilimenti sono stati duramente colpiti dalle mareggiate e dal maltempo con danni seri alle strutture.
Molte delle strade chiuse ieri per sicurezza dalla polizia municipale sono state aperte, mentre è stata chiusa la strada, Fosso Cintione, che da contrada Bardella porta a San Vito, e viene invece controllata costantemente la frana apertasi la scorsa settimana sulla strada provinciale che dalla SS 16 porta a Villa San Tommaso, Villa San Nicola e Villagrande.
«Il nostro territorio è stato duramente colpito sia a nord che a sud da questa nuova ondata di maltempo-spiega il Sindaco d’Ottavio– arrivata dopo solo una settimana dalla precedente. Registriamo ingenti danni a colture, strutture balneari, strade e strutture comunali per cui abbiamo chiesto con una delibera di giunta lo Stato di Calamità Naturale».
«Il problema dei tre grandi fiumi che sfociano nel nostro territorio – sottolinea l’assessore Simona Rabottini che ieri in piena emergenza è stata personalmente a fare un sopralluogo al Foro- deve essere assolutamente affrontato con urgenza in collaborazione con la Regione, altrimenti ci ritroveremo ogni volta a contare i danni che saranno sempre più gravi».