Chiusi ancora i Parchi cittadini, iniziate le opere di ripristino delle strade danneggiate dal maltempo
PESCARA – E’ riapparso il sole a Pescara ,ma gli effetti della eccezionale ondata di maltempo ,che dalla notte di domenica ha colpito il capoluogo adriatico con straordinaria violenza sono ancora oggi visibili ,mentre il fiume che ieri è esondato in diversi punti della città costringendo all’ evacuazione di circa 600 persone ,rimane l’ osservato speciale . Il suo livello è cominciato pian piano a scendere, ma non è ancora rientrato completamento nel suo alveo, tanto che ancora stamattina le golene erano completamente invase dall’acqua. Solo da poco l’acqua ha iniziato a ritirarsi, lasciando però, dietro di sé, una distesa di fango e detriti che ora richiederanno un’intensa opera di bonifica.La città deve rientrare nella normalità e proprio per questa ragione l’Amministrazione comunale ha deciso di tenere ancora domani, mercoledì 4 dicembre, le scuole chiuse per gli studenti di ogni ordine e grado. Rientrerà invece regolarmente in servizio il personale:dirigenti, docenti, operatori scolastici che con i tecnici comunali effettueranno un controllo a tappeto su tutti gli Istituti per verificarne la perfetta agibilità e soprattutto avvieranno la riaccensione degli impianti di riscaldamento, spenti da domenica, in modo da riportare a una temperatura adeguata, almeno 20 gradi, le aule. E domani resteranno ancora chiusi anche i parchi cittadini, per avere il tempo necessario per una verifica accurata sulla stabilità delle piante in vista della riapertura degli spazi per giovedì 5 dicembre; resteranno invece chiusi al pubblico almeno sino al fine settimana la Riserva naturale dannunziana e la Riserva di Santa Filomena dove i terreni non hanno ancora drenato tutta l’acqua in eccesso, creando uno strato di melma pericoloso per le radici dei pini. Intanto già da stamane sono iniziate le opere di ripristino delle strade danneggiate dal maltempo: alcune sono tuttora chiuse al transito e alla sosta e opportunamente transennate, per altre sono venute fuori buche e crateri che con la massima urgenza dovranno essere sanate.
“Il Piano della Protezione civile comunale ha funzionato – hanno ribadito il sindaco Albore Mascia e l’assessore Fiorilli -: non appena è scattato lo stato d’allerta, poco dopo le 2, e soprattutto non appena attivato il Centro Operativo Comunale, il Coc, poco prima delle 4, è entrato in funzione il Protocollo operativo stabilito che ha visto impegnati sul campo concretamente 100 uomini, con un costante e continuo dialogo tra le diverse funzioni perfettamente sincronizzate, man mano che sorgevano le emergenze, nel chiudere le strade, posizionare le transenne, stabilire le priorità d’intervento nelle urgenze, e soprattutto dare massima assistenza alla popolazione. Sicuramente oggi non è il giorno delle polemiche, questi devono essere i giorni della ricostruzione, della solidarietà nei confronti di chi ha avuto delle perdite irreparabili, come la scomparsa di un familiare, una tragedia troppo grande che ha lasciato attonita l’intera comunità. Ma come amministrazione comunale sentiamo il dovere di ribadire la correttezza dell’operato di persone, agenti e ufficiali della Polizia municipale, operai, funzionari, volontari, che sono scese in strada a lavorare alle 2 e mezza di notte, in mezzo al nubifragio, proprio per garantire l’incolumità dei cittadini. Come abbiamo detto ieri il Protocollo operativo è stato rispettato: aperto il Coc i nostri operatori hanno installato le transenne in tutte le aree sensibili e considerate a rischio, a partire dai sottopassi, che sono tuttora chiusi al traffico, alcuni dei quali, come quello di Fontanelle, fortunatamente provvisti di telecamere che dunque hanno filmato, istante dopo istante, quanto avvenuto ieri mattina, immagini che certamente saranno utili a garantire massima chiarezza nella tragedia che ieri si è consumata in quel sottopasso, sia per la serenità di chi ieri mattina era impegnato a operare, ma anche per dare certezze alla famiglia che giustamente sta vivendo un dolore che non va né strumentalizzato, né ‘chiacchierato’, ma semplicemente rispettato. Oggi Pescara ha cominciato a risollevarsi – hanno poi proseguito il sindaco Albore Mascia e l’assessore Fiorilli -: da stamane, molto lentamente e gradualmente, il fiume ha cominciato a ridurre la propria piena e la propria potenza. Da qualche minuto sta ritornando nel suo alveo, lasciando però sulle golene nord e sud, solitamente adibite a parcheggio, un’enorme distesa di fango e detriti che, una volta passata l’emergenza, ci imporrà un’opera radicale di bonifica e ripristino delle condizioni di sicurezza. Ma per Pescara l’emergenza non è ancora finita e anche dal Dipartimento della Protezione civile della Regione Abruzzo stamane è arrivato un invito alla prudenza e a procedere in maniera graduale in qualunque iniziativa. Da oggi abbiamo iniziato a lavorare con due ditte esterne per ripristinare i manti d’asfalto dissestati dalla pioggia, due ditte che domani potrebbero diventare quattro per aprire più fronti nell’emergenza. Ancora oggi alcune strade restano chiuse al traffico, come un ampio tratto della via Tiburtina, dall’incrocio con via Lago di Campotosto in direzione ovest, per il dissesto del manto stradale che ha ceduto sotto la pressione dell’acqua, determinando anche molti disagi sulla viabilità. Sono invece aperte, ma di fatto disseminate di buche e fossi altre strade, come via Salara Vecchia, via Fortore, strade che necessitano di interventi urgenti e immediati. Ancora più preoccupante la situazione delle frane: almeno 14 quelle monitorate, tra strada provinciale Colle Breccia, dove alcune famiglie ieri sera sono state invitate a lasciare le proprie case in attesa di accertamenti sull’entità e gravità del fenomeno, ma anche strada Catani, strada del Palazzo, via Valle Fuzzina-strada vicinale Mambella dove ci sono 20 famiglie in difficoltà per una strada tagliata in due, strade che sono ugualmente chiuse al traffico per ragioni di sicurezza e dove da oggi pomeriggio i tre geologi del Comune stanno effettuando verifiche e rilievi per individuare subito gli interventi di messa in sicurezza da realizzare e autorizzare o meno la loro riapertura al traffico.
Se non avremo tutte le garanzie necessarie non consentiremo il passaggio dei veicoli e, al massimo, dove possibile, realizzeremo dei passaggi pedonali, sempre ed esclusivamente a tutela dei cittadini, ma è evidente che il nostro obiettivo oggi è quello di ridurre al minimo i possibili disagi per l’utenza. Non solo: abbiamo già accertato che alcune di quelle frane riguardano aree e mura di contenimento private che, in questo caso, determineranno l’emanazione di ordinanze nei confronti dei proprietari privati per un loro immediato intervento di ripristino. Intanto l’emergenza del fiume ci ha permesso di verificare il perfetto funzionamento delle paratie installate lungo il percorso del Pescara, paratie che sono state tutte puntualmente e meccanicamente chiuse non appena il fiume ha esondato, dimostrando di essere perfettamente funzionali allo scopo. Intanto, dinanzi a tante situazioni viarie ancora meritevoli di attenzione, soprattutto per la presenza sul territorio di strade ancora chiuse, abbiamo deciso, con l’assessore Renzetti, di lasciare anche nella giornata di domani, mercoledì 4 dicembre, le scuole di ogni ordine e grado chiuse per gli studenti, mentre gli operatori scolastici, dunque amministrativi, dirigenti e unità operative, riprenderanno servizio per cominciare a preparare gli Istituti in vista del rientro dei ragazzi previsto per giovedì 5 dicembre. Tale misura è necessaria innanzitutto per una riaccensione tempestiva degli impianti di riscaldamento dopo quattro giorni di spegnimento, in modo da far trovare ai nostri ragazzi aule ben riscaldate, ma anche per dare ai nostri tecnici il tempo necessario per effettuare domani un controllo a tappeto al fine di garantire la piena fruibilità degli Istituti. E restano chiusi ancora domani anche tutti i parchi cittadini per dare al terreno il tempo necessario per riassorbire l’acqua non ancora drenata, quindi potremmo decidere per un’eventuale riapertura al pubblico dei parchi entro giovedì 5 dicembre, ad eccezione della Riserva naturale dannunziana e della Riserva di Santa Filomena dove occorrerà attendere almeno il fine settimana per garantire la fruibilità degli spazi. Nel tardo pomeriggio ci sarà un ulteriore briefing della Protezione civile, ma intanto abbiamo già stabilito che il Coc resterà aperto anche la prossima notte con orario continuato e sino a quando l’emergenza non potrà considerarsi cessata. I cittadini potranno continuare a chiedere supporto chiamando il numero 085/4283874”.
[Foto di Michele Raho per gentile concessione]