Maltempo:le strade e i ponti chiusi in Provincia di Pescara

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PESCARA- Le squadre della Provincia di Pescara sono a lavoro dalle prime ore della mattina per fronteggiare e ridurre i disagi alla circolazione provocati da frane e smottamenti, causati dalla pioggia incessante e torrenziale, in vari punti della provincia. Gli interventi hanno riguardato la rimozione di fango e detriti, dove possibile, ma nonostante questi lavori promossi nell’immediatezza dell’emergenza, è stato necessario chiudere al traffico alcuni tratti, dove si sono verificate delle frane. Ecco quali sono le strade interessate – in talune zone – alle chiusure:
Sp 1 tra Città Sant’Angelo e Elice in contrada Villa Cipressi (km 14 + 300),
Sp 10 all’ingresso e all’uscita del centro abitato di Farindola,
sr 16 bis nei pressi del cimitero di Spoltore, in direzione Cappelle, nei pressi di Fosso Grande,
Sp 33 nei pressi dell’abitato di Civitella, sotto lo zoo parco La Rupe,
Sp 51 tra Torre de’ Passeri e Pietranico,
Sp 64 all’ingresso di Roccamorice,
Sp 65b, variante di Abbateggio.

La situazione, però, è in continua evoluzione, viene aggiornata e monitorata dai tecnici in maniera costante, e solo nei prossimi giorni si potrà mettere a punto un bilancio definitivo perché proseguono le segnalazioni dal territorio.
In via precauzionale, inoltre, sono stati chiusi dalla Provincia alcuni ponti, sempre di competenza provinciale:
Sp 3 ponte sul fiume Fino, tra Picciano e Elice,
Sp 35 Catignano – Tarallo, ponte in corrispondenza del fiume Nora,
Sp 41 Ponte delle Fascine a Cepagatti, in prossimità del centro commerciale Megalò,
sp 57 ponte sul fiume Pescara in località Manoppello Scalo,
Sp 73 ponte della variante di Torre de’ Passeri,
Ponte della Bretella tra il raccordo autostradale di Chieti e la sr 602, nel territorio di Cepagatti.

Dal presidente della Provincia Guerino Testa e dall’assessore ai Lavori pubblici Roberto Ruggieri parte un messaggio a tutti i cittadini affinché “si muovano, in auto e a piedi, con la massima prudenza, evitando di raggiungere (anche se solo per curiosità) le zone più a rischio, in particolare i ponti”.

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