I maltrattamenti – pizzicotti, tirate di capelli e strattoni – sono riconducibili, come mostrano le immagini, a un arco temporale di pochi giorni: dopo un esposto presentato a fine settembre i Carabinieri avevano installato la telecamera in un’aula della scuola Piano T del quartiere Zanni.
Questo ha consentito di confermare “la veridicità di alcune segnalazioni – spiega il comandante della Compagnia Carabinieri Antonio Di Mauro – Parliamo di condotte ripetute e abituali di pratiche di insegnamento che travalicavano i limiti del cosiddetto ius corrigendi, andando a trascendere in atti vessatori che ingeneravano nei bambini uno stato di timore e tensione”.
Non risultano episodi analoghi che avessero in precedenza come protagonista l’insegnante, ma le indagini comunque proseguono.
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