ABRUZZO – Riguardo la questione della riduzione delle province in Abruzzo da 2 a 4 si è espresso il dirigente nazionale dei Giovani IDV, Emanuele Mancinelli che ha sottolineato come fermo restando i requisiti richiesti di soddisfare almeno 2 condizioni su tre per mantenere lo Status di Provincia (almeno 350.000 abitanti, almeno 50 Comuni, 3.000 km quadrati di estensione):
In Abruzzo solo la Provincia di Chieti risponde a tutti e tre i requisiti, L’Aquila a 2 su 3, mancano i 350000 abitanti, Pescara e Teramo non hanno ne una estensione sufficiente e nemmeno (per poco a dirla tutta) arrivano a 350.000 abitanti.
Pescara annessa a Chieti e Teramo con L’Aquila? Due Province in una Regione grande come estensione e di 1250000 abitanti?
Io credo che la soluzione migliore, per territorialità, tradizione, viabilità e possibilità di sviluppo e sinergie economico strutturali la soluzione migliore sia che Chieti e L’Aquila rimangano integre e come sono adesso. Le altre, Teramo, la Provincia della piccola e media impresa, del Turismo balneare e non solo, possa integrarsi con Pescara, naturale prosecuzione del turismo estivo e balneare, anima e fulcro commerciale e promozionale dell’intera regione, snodo ferroviario, scalo portuale ed aereoportuale d’Abruzzo. Ingredienti che potrebbero essere volano per rilanciare una economia regionale in picchiata. Una Superprovincia di 630.000 anime che spinga tutta la regione verso il rilancio e verso il “nord” del Paese.