MANOPPELLO (PE) – L’esponente di Alternativa Libera ha invitato “a non attuare l’accordo di gestione di nettezza urbana. Necessarie rettifiche”. Di martedì la notizia dell’annullamento del contratto.
“Abbiamo segnalato all’amministrazione che erano necessari approfondimenti sulla bozza di contratto per l’accordo di gestione della nettezza urbana. Ieri tale contratto è stato sospeso”. E’ quanto afferma Fabio Blasioli, di Alternativa Libera, che punta il dito su alcune “anomalie”, ribadendo la vittoria su questa battaglia.
“Le anomalie che abbiamo verificato” – sottolinea il consigliere uscente Fabio Argirò – “ricorrono anche in accordi con altre amministrazioni comunali. Si tratta infatti di maldestri copia-incolla dei precedenti contratti risalenti ai servizi TARSU, gestioni peraltro che contemplavano il sistema di raccolta rifiuti indifferenziati”.
L’esponente di Alternativa Libera Fabio Blasioli spiega: “I contratti vanno adeguati ai sensi delle nuove norme vigenti, i costi/tariffa vanno suddivisi in funzione delle parti che li costituiscono (“parte fissa” e “parte variabile”), pertanto anche il totale deve essere costituito delle due parti. I contratti devono altresì contemplare un tariffario-servizi per utenza in base alla frazione raccolta al fine di permettere al cittadino, progressivamente nel corso degli anni, di organizzarsi per ridurre la produzione dei sui rifiuti fino all’azzeramento (come nel caso del compostaggio domestico) e non a subire aumenti dei costi/servizio per compensare le riduzioni di rifiuti operate (come da obiettivi delle ultime norme vigenti) che la società di gestione richiede perché ha meno rifiuti da rivendere”.
“Mancavano inoltre le clausole aggiuntive per l’applicazione di buone pratiche ambientali al fine di riduzione di rifiuti fino all’azzeramento. A tal proposito il Progetto di “Filiere Virtuose” risolve e regolamenta il metodo di nuova gestione che permette alla società di acquistare le materie differenziate di qualità dal cittadino che ha azzerato la produzione di materie da rifiuto. Il processo di filiera favorisce la società ad avere materie da vendere da riciclo in percentuali molto maggiori e con un valore commerciale molto superiore perché le MPSO-R (Materie Prime Seconde Omogenee Rigenerative) sono paragonabili per qualità alle materie vergini” conclude Fabio Blasioli.
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