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Marceau Caillard, l’eroe dimenticato di Marcinelle: salvò sei minatori

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Marceau Caillard nacque a Marcinelle in Belgio il 5 luglio del 1929. La sua famiglia era però di origini francesi ed il particolare suo padre Alphonse era nato ad Orléans il 3 luglio del 1898. Sin dalla nascita la vita di Marceau fu segnata dall’incontro con il carbone. Il padre, minatore da sempre, da molti anni lavorava a Marcinelle.

La famiglia Caillard risiedeva al 487 della “Rue de Nalinnes”. Marceau, appena maggiorenne, varcò il cancello del “Bois du Cazier”. Lavoratore instancabile era sempre accompagnato dal sorriso. Poi la tragedia e il suo atto di generoso autentico eroismo. Era la mattina dell’8 agosto del 1956 quando a Marcinelle scoppiò l’inferno.

Marceau Caillard lavorava insieme ad altre sei persone a 1.035 metri, sotto terra, dove c’era l’invio delle “gabbie” di risalita. Ognuno di loro accudiva un cavallo da traino. Alle 8.10 si verificò la drammatica esplosione e fu allora che Onorato Pasquarelli, aveva una gamba di legno, diede l’allarme: “C’è fumo dappertutto risaliamo immediatamente”.

I sette compagni di lavoro arrivarono all’ascensore, schiacciati l’uno sull’altro, con gli occhi arrossati e i polmoni carichi di quel denso fumo che arrivava ovunque. Fu tirato per quattro volte, così era d’uso, il campanello. Ma da sopra non arrivò nessun segnale. C’era un’altra possibilità azionare il discosto “campanello grande”.

Per farlo occorreva che qualcuno scendesse dalla “gabbia” (ascensore) per tentare quel disperato gesto. Marceau Caillard non esitò un attimo e si recò ad attivarlo. Fu allora che “la gabbia” d’un tratto risalì lasciando a terra il povero Marceau. Il suo sacrificio salvò la vita a René Albert ,Robert Barbieux , Philippe Detobel, Carlo Fontaine, Onorato Pasquarelli e Attilio Zannin. Il sorvegliante Carlo Fontaine racconterà di aver tentato, inutilmente, di bloccare Marceau.

Quel giovane aveva deciso, in un attimo, di sacrificare la sua vita per salvare quella dei suoi colleghi. Il corpo di Marceau Caillard fu ritrovato, giorni dopo, accanto a quel campanello che aveva coraggiosamente azionato. Nella tragedia del “Bois du Cazier” morì anche Alphonse suo padre. Ringraziamo per la collaborazione Alain Forti e Julie van der Vrecken del museo de “Le Bois du Cazier”, la nipote di Marceau Caillard la signora Dequesne ed in particolare Marialuisa Fuschi.

A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”

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