PESCARA – Terza udienza del processo Mare – Monti, l’inchiesta sulla strada fantasma di Penne mai portata a termine e bloccata nel 2008 dalla forestale.Gli imputati devono rispondere a vario titolo di corruzione, truffa e falso; in questo procedimento penale sono coinvolte ben 11 persone: Carlo Strassil, ingegnere incaricato dal commissario straordinario, che finì agli arresti nell’aprile del 2010; l’ex presidente della provincia di Pescara, Luciano D’Alfonso, gli imprenditori Carlo, Paolo ed Alfonso Toto, Michele Minenna direttore centrale ANAS, Valeria Olivieri commissario straordinario, Roberto Lucietti responsabile ANAS del procedimento, Angelo Di Ninni geologo incaricato dalla Provincia, Paolo Cuccioletta consulente, Raniero Fabrizi ingegnere.L’accusa guidata ancora una volta dal pm Varone, sostiene che l’appalto della Mare – Monti sarebbe stato stravolto per renderlo vantaggioso all’impresa Toto.Le parti civili sono rappresentate dal Comune di Penne, Farindola ed ANAS.
Nell’udienza di ieri mattina il presidente dottssa Antonella Di Carlo, ha deciso che il processo non si sposterà da Pescara, visto che nella scorsa udienza alcuni difensori avevano chiesto lo spostamento da Pescara a Roma.
Il giudice ha motivato così la richiesta: “l’eccezione è infondata, perché i reati più gravi sarebbero stati commessi nel circondario, e quindi il processo rimarrà a Pescara” ; inoltre il collegio giudicante ha respinto alcune richieste avanzate dalla difesa, in particolare quella di sospendere il processo per il mese di maggio e sull’esclusione delle parti civili.
La società ANAS che gestisce le autostrade è stata ammessa come parte civile nel processo insieme all’amministrazione provinciale di Pescara, il Comune di Penne e quello di Farindola con queste invitate a citare la Toto spa come responsabile civile nel procedimento. Il processo è stato rinviato al prossimo 7 maggio 2014 alle ore 12.00.
[Foto di repertorio]
