CHIETI – Oggi ,27 marzo alle ore 17.30 , al Teatro Marrucino sarà rappresentata la favola di Andersen “L’usignolo dell’imperatore” dalla compagnia “Rosaspina un Teatro” di Bologna. Torna dunque il teatro per ragazzi con il terzo appuntamento del cartellone messo a punto da Stefano Angelucci Marino.
L’imperatore della Cina scopre che nel bosco che circonda il suo immenso palazzo vive un piccolo uccello dal canto meraviglioso. Invitatolo a corte il monarca si innamora del suo canto e per poterne disporre a piacimento rinchiude l’animale in una gabbia d’oro. Tempo dopo riceve in omaggio dall’imperatore del Giappone un uccellino meccanico, riccamente decorato di pietre preziose, capace di cantare melodie in tutto simili – ma solo simili – a quelle del vero usignolo e capace, per di più, di ripeterle a volontà… e sempre uguali.
Nella distrazione suscitata dalla comparsa della meraviglia meccanica l’usignolo guadagna nuovamente la sua libertà e l’imperatore lo bandisce quale animale ingrato. Presto però l’automa canterino si usura e giunge il momento in cui si inceppa e nessuno è in grado di riparare i suoi complicatissimi meccanismi. Ma quando, ammalatosi, l’imperatore si trova ad affrontare gli spettri notturni della morte, sarà l’usignolo ad allontanare da lui la morte stessa ammaliandola con il suo canto e donando all’ex padrone nuova forza e salute. Come premio per la sua fedele vigilanza l’usignolo chiede solo di poter cantare e vivere in libertà e di raccontare all’imperatore delle pene, sconosciute al sovrano, del suo umile popolo.
La luminosa e delicata fiaba, adattata dall’originale di Hans Christian Andersen, si fonda sul contrasto tra apparenza e sostanza,naturale e artificiale, ed è un canto poetico, come quello dell’usignolo, che parla della inafferrabile libertà e creatività della natura, che invoca rispetto e comprensione per la natura stessa, una natura che non può essere imbrigliata, riprodotta o sostituita. Una natura che è specchio del cuore umano.
Adattamento teatrale di Aurelia Camporesi e Angelo Generali
Regia, scena e luci di Angelo Generali
Con Aurelia Camporesi e Angelo Generali