Era stato condannato a otto anni di reclusione per spaccio continuato di stupefacenti
MARTINSICURO (TE) – Conduceva una vita apparentemente normale e si concedeva, di tanto in tanto, qualche puntatina alla sala bingo di Corropoli per tentare la fortuna, ma questa notte qualcosa nel fato è andato storto perché un latitante albanese ha incrociato una pattuglia dei carabinieri del radiomobile di Alba Adriatica, diretti dal lgt. Luigi Colazzo e coordinati dal comandante della compagnia cap- Raffele Iacuzio, proprio all’uscita del bingo e per lui si sono aperte le porte di Castrogno.
Infatti, i carabinieri operanti durante un servizio di controllo del territorio, nel cuore della notte, hanno notato una coppia appena uscita sala bingo ed hanno proceduto al controllo. L’uomo, successivamente identificato in Shpetim Preza, nato a Shkoder (Alb) il 1971, ivi residente, di fatto domiciliato a Martinsicuro, ostentando sicurezza, ha esibito il passaporto, ma da un approfondito accertamento in banca dati da parte dei militari, le cose si sono messe da subito male, poiché sul suo capo pendeva una condanna definitiva in cassazione ad otto anni di reclusione, per spaccio continuato, in concorso, di stupefacenti, commesso nel 1999 tra le province di Ascoli Piceno e Fermo.
Il provvedimento restrittivo, erta stato emesso dal tribunale di Fermo a febbraio dello scorso anno e Shpetim Preza si era dato alla macchia rendendosi di fatto irreperibile e latitante sul territorio nazionale. Lo stesso aveva trovato rifugio, probabilmente dalla data di emissione dell’ordine di cattura, ed era ospitato a Martinsicuro dal fratello ove conduceva una vita apparentemente schiva e tranquilla, cercando di non dare nell’occhio, senza però rinunciare alla fortuna che almeno per questa volta gli è stata fatale.