La donna, stanca di essere schiava del suo protettore-sfruttatore, dopo l’ennesimo sopruso subito ha deciso di raccontare tutto ai militari, che hanno individuato e denunciato l’uomo.
Secondo il racconto della “lucciola”, il suo sfruttatore, oltre a trattenere buona parte del guadagno, la picchiava quando la giornata di “lavoro” non era stata produttiva. L’albanese risulta senza occupazione e il suo reddito era costituito dal denaro pagato dai clienti alla prostituta.
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