L’uomo, infatti, mai rassegnato al fatto che la ex convivente lo avesse mollato in tronco, ponendo in essere reiterate condotte minacciose, ingiuriose e moleste nei confronti della ex convivente, madre della loro figlia minore, tempestandola di telefonate ed sms, ovvero sui social network, anche a spregio del decreto del Tribunale per i Minorenni di L’Aquila che lo dichiarava decaduto della potestà genitoriale, causava un perdurante e grave stato d’ansia, ma soprattutto il timore per l’incolumità della p.o. e della figlia minore, così da costringerla a mutare le normali condotte di vita.
La donna, ospite di una casa famiglia, era costretta ad assumere atteggiamenti guardinghi e ad uscire sempre in compagnia per timore di incontrarsi con l’ex, capace di inscenare piazzate anche sulla pubblica via.
Con il provvedimento del Giudice C.M. deve mantenere una distanza di 500 m. dalla p.o. e dalla figlia minore, non può e non deve contattare attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione con le predette e mantenere una distanza di almeno 500 m. dalla casa famiglia ove sono ospiti madre e figlia.
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