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Martinsicuro, Carmelo Pistillo presenta: “Ti dico che non ho sognato”

da Redazione

MARTINSICURO (TE) – Giovedì, 19 luglio alle  ore 22 presso la  rotonda di Martinsicuro verrà presentato il libro di Carmelo Pistillo: “Ti dico che non ho sognato”.

L’autore  vive e lavora a Milano. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia: La locanda della chiglia (1986), L’impalcatura (1992), Quaderno senza righe (2008) e I ponti, i cerchi (2011). Per il teatro ha pubblicato Mabuse (2009).

Il libro “Ti dico che non ho sognato”  racconta le storie di uomini e donne che hanno occultato sentimenti e inquietudini per tutta la vita.Descrive la sregolatezza di alcuni comportamenti per capire se da qualche parte esiste un ordine.

Fotografie di un’esistenza in cerca di riscatto e di fuga. Sono i diari privati della nostra anima graffiati dalle esperienze vissute. Immagini di chi “col tempo  non invecchia, anzi, si rinnova con motivi espressivi scavati dentro rughe che non fanno più paura”.

È un viaggio dentro il mistero che unisce, come un filo rosso, tutti i personaggi dei racconti che lo compongono. Chi vorrà leggere queste storie resterà spiazzato ma non indifferente, poiché mettono a nudo la complessità della nostra anima, sempre più compromessa dalla vicinanza con il peccato e le sorprese carnali. Ti dico che non ho sognato è l’opera che non t’aspetti. È quasi un’esperienza di vita e quindi più di un semplice libro. E, sia per le storie che racconta e per come le racconta, sfiora il senso compiuto di un romanzo, senza essere tale.

Sono racconti polizieschi dell’anima. Veri crimini del cuore, senza sangue e senza ammissione di colpa. Non c’è perdono perché non c’è peccato. C’è l’urgenza di un destino segreto e quasi impossibile, senza redenzione.L’uomo vive di religione o d’illusione, ma quando queste due grandi sponde della vita spariscono, non resta che il suicidio o la fuga verso un altrove non definito, quasi fosse una nuova frontiera dell’essere, la frontiera di una verità ancora sconosciuta e inafferrabile.

Oppure la verità. La verità, però, è insopportabile. Non si può vivere solo nella verità. Ecco perché i personaggi del libro vivono nella menzogna o nel non detto. Recitano dunque più parti, interpretano più ruoli e personaggi che la vita e il destino hanno assegnato loro. Perché il destino non è un’ancora ma un volo.

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